La Basilicata da “hub energetico” si candidi a diventare “hub manifatturiero” per il Sud, una funzione strategica in particolare per Stellantis e il polo automotive di Melfi che per rilanciare la competitività insieme ai quattro nuovi modelli a motore elettrico ha bisogno di ridurre i costi energetici. E’ la conclusione del Consiglio Regionale Uiltec che si è svolto oggi a Potenza a poco più di un anno dal congresso regionale di Matera con la partecipazione della segretaria generale nazionale Daniela Piras.
Il segretario regionale Uiltec Giuseppe Martino sottolinea che “una regione che dà al Paese il 18% delle risorse petrolifere non può continuare a presentarsi al Governo con il cappello in mano. E’ sempre più attuale la proposta centrale degli Stati Generali dell’Energia (con la presenza oltre che di amministratori regionali e locali, di SEL, Aql, Egrib, Unibas e Centri nazionali di Ricerca) per mettere a punto una strategia non estemporanea rispetto alla complessità delle questioni di gestione delle risorse energetiche, tutte, petrolio-gas e rinnovabili esistenti e di quelle che verranno con l’idrogeno, per affrontare adeguatamente la transizione energetica. I programmi di transizione energetica e i progetti contenuti nel Pnrr sono la nuova straordinaria opportunità per candidare ufficialmente la Basilicata ad ospitare centri di trasformazione energetica per la produzione di energie alternative, incluso l’idrogeno. Determinante – aggiunge – è il Patto per l’energia al fine di promuovere tutte le possibili soluzioni che, utilizzando strumenti e approcci dell’ecologia industriale, dimostrano le rispettive potenzialità di decarbonizzazione, per favorire il ricorso a molteplici fonti e vettori rinnovabili e low-carbon e l’utilizzo di asset già disponibili, garantendo la sicurezza, la flessibilità e la competitività del sistema energetico . Dei 5 progetti “no oil” approvati nell’ambito dell’Accordo di Progetti di Sviluppo tra Regione Basilicata, Eni e Shell Italia E&P – continua Martino – – non si conosce l’impatto occupazionale, come si trattasse di elemento secondario.
Quanto ad Acquedotto Lucano, come le fonti energetiche, l’acqua è una risorsa da valorizzare. La Uiltec propone un doppio tavolo: con gli organi politici e tecnici per conoscere in dettaglio il “piano industriale” e le ricadute sui dipendenti.
“Dobbiamo essere più protagonisti della svolta energetica e l’occasione – dice Tortorelli – è quella del PNRR, un’occasione unica per accelerare la transizione delineata, superando barriere che si sono dimostrate critiche in passato.
La Basilicata è terra di idrocarburi e di energie rinnovabili, di un unicum di risorse ambientali, che possiamo definire i nostri beni comuni, ed ha tutte le condizioni per diventare un ‘laboratorio’ per i programmi di investimenti della transizione energetica. Con il Progetto di realizzazione di un ‘hub idrogeno’ la Basilicata ha tutte le condizioni per diventare un ‘laboratorio’ per i programmi di investimenti green. La spinta viene dal Recovery Fund che concentra le risorse principalmente su due driver: rendere le aree metropolitane veramente green e l’idrogeno che per noi ha anche un altro valore per accompagnare i programmi di costruzione di nuove auto alimentate con energie alternative “.
“La Basilicata – sottolinea la Segretaria generale della Uiltec, Daniela Piras -presenta tutte le potenzialità per dare un serio contributo alla politica energetica del Paese e di aiutare il passaggio alla transizione ecologica, tutelando le attività estrattive e consolidando l’uso di energie rinnovabili. Ma questa terra, oltre a mantenere la prospettiva di hub energetico, può consolidare quella di hub manifatturiero nel Meridione d’Italia. Ci vogliono, però, l’adozione di scelte di politica industriale, insieme a risorse correlate. Occorre determinare – ha continuato Piras- uno sviluppo costante e duraturo anche in questa regione facendo leva sui grandi gruppi industriali come quelli dell’energia, dell’automotive, dell’alimentare. In questo senso bisogna cogliere tutte le opportunità delineate dal Pnrr utili a creare occupazione e capacità produttiva. Next Generation Eu, proprio tramite il Pnrr, assegna circa 86 miliardi di euro al Mezzogiorno e a questi si aggiungono altri 50 miliardi di euro di risorse tradizionali dei fondi strutturali e quelle nuove della programmazione di ‘React-Eu’. Una mole di risorse che, se ben impiegate, possono realizzare il riequilibrio territoriale e il rilancio dello sviluppo anche in Basilicata. Proprio qui è necessario ed urgente aprire un tavolo specifico con la Giunta Regionale per garantire il passaggio verso l’auspicato modello di sviluppo sostenibile. Il nuovo corso dovrà basarsi proprio sui temi dell’ambiente, della sicurezza, del lavoro, degli investimenti. Il sindacato è pronto a fare la sua parte con responsabilità. Aziende ed istituzioni devono fare altrettanto, affinchè si giunga a sottoscrivere un vero e proprio Patto per il futuro lucano basato principalmente sulle prospettive energetiche e manifatturiere”. Per il rilancio della ValBasento la Uiltec ha deciso di tenere un evento in autunno.