La discesa repentina dei prezzi dell’ortofrutta ed il contestuale blocco delle vendite impone a Coldiretti Basilicata di promuovere sulle spiagge e nei villaggi turistici della costa ionica la pregiata frutta del Metapontino, con degustazioni e vendite dirette a villeggianti e cittadini del posto. Un’iniziativa, che prenderà il via il primo di luglio, promossa soprattutto per arginare gli effetti prodotti dalle vendite della grande distribuzione. “Le promozioni messe in campo dalla grande distribuzione organizzata anche nei supermercati e negli ipermercati della Basilicata – ha sottolineato Piergiorgio Quarto, presidente Coldiretti Basilicata – non fanno altro che confondere le idee ai consumatori che non riescono più a percepire il rapporto tra il vero prezzo ed il prodotto di qualità. Si tratta di promozioni deleterie”. L’iniziativa di Coldiretti arriva in un momento particolare per il comparto ortofrutticolo che si trova a fare i conti con gravi problemi. “Il primo è dato dall’embargo russo che boccando la Spagna portare di conseguenza – ha evidenziato Francesco Manzari, direttore Coldiretti Basilicata – il mercato iberico ad intasare le piattaforme ortofrutticole del Nord Italia”. Ad incidere sulla crisi anche l’andamento climatico. L’anticipo dei calendari di maturazione, accavallamento dei raccolti, varietà tardive diventate precoci, con eccesso di offerta prima e crollo della disponibilità poi, sono – sottolinea Coldiretti Basilicata – solo alcuni degli effetti del clima o anomalo sulle coltivazioni che subiscono come per latte e carne anche la pressione delle distorsioni di filiera e dal flusso delle importazioni che fanno concorrenza sleale. “Basti pensare che su tutto il territorio nazionale a giugno è caduta il 28 per cento in più di pioggia rispetto alla media del periodo con le precipitazioni violente ed intense della prima decade che hanno provocato pesanti danni nelle campagne. In particolare – ha continuato Manzari – le abbondanti precipitazioni hanno fatto abbassare il grado zuccherino delle nettarine ed il mercato ora non apprezza il loro gusto, nonostante quelle lucane per via del sole che abbiamo riescono a conservare un grado zuccherino superiore. Ma c’è di più. Le basse temperature registrate fino a pochi giorni fa hanno contribuito a bloccare anche i prezzi delle angurie. A tutto ciò si aggiungono poi gli effetti devastanti che la crisi sta provocando anche sul piano occupazionale”.
Giu 17