Nel recente periodo, il mondo ha sempre di più visto una differenziazione nelle modalità d’erogazione dei servizi. Che sia nell’ambito scolastico (con l’ormai plurinominata DaD) o lavorativo, dunque, mutano anche le difficoltà nell’organizzazione dei propri spazi e le domande relative alla gestione delle proprie postazioni di lavoro. Si nota, infatti, come una disposizione intelligente sia alla base di un corretto approccio lavorativo e di come una buona tendenza all’ordine renda più proficui i risultati.
Dedicare una parte della giornata alla stabilizzazione e alla sistemazione di suddetti spazi sarà il punto cardine da cui partire per una migliore produttività e, da come si vedrà, una corretta gestione è anche direttamente correlata ad un approccio sereno alle proprie mansioni. Si noteranno, a tal proposito, diverse modalità per l’organizzazione dello smart working al fine di aiutare il lettore a possedere una maggiore consapevolezza di questo potente strumento: l’ordine.
Da approccio “extra ordinario” a quasi “approccio consueto” lo smart working sta sempre di più addentrandosi nelle case dei lavoratori, permettendo una migliore gestione del proprio tempo di lavoro, delle modalità del lavoro stesso (alcuni possono addirittura lavorare comodamente in pigiama) e, soprattutto, delle postazioni. Il lavoro, infatti, non diviene più l’ufficio ma uffici sono le proprie case, le proprie scrivanie e angoli – remoti o comuni – dell’appartamento in cui diviene più comodo lavorare: ma se fosse possibile apportare delle migliorie? Si vedranno, a tal proposito, diversi fattori che migliorano notevolmente non solo lo stile di vita ma anche l’approccio lavorativo:
- Organizzazione della postazione lavorativa;
- Luci nella postazione di smart working;
- Scelte opzionali.
Organizzazione della postazione lavorativa
Uno dei primi approcci è nella scelta e sistemazione dell’arredo: tra le opzioni che potrebbero aiutare, al fine di una maggiore comodità, infatti, vi sono tavoli pieghevoli o sospesi, dal design ergonomico ed elegante, sì da mantenere un approccio quasi informale alle operazioni lavorative restando comunque comodi. Da non sottovalutare, inoltre, è anche la scelta dei materiali: quelli freddi, infatti, potrebbero pregiudicare un approccio lavorativo che risulterebbe particolarmente errato, ecco perché venature lignee e tavoli dai colori chiari e soffusi potrebbero essere la scelta vincente per una calma non solo lavorativa ma anche interiore: a riprova del fatto che la costituzione di una dimensione sana e pacifica sia alla base di una predisposizione ottimale.
È il Feng Shui, infatti, che ci riporta a questo principio quasi ineludibile dell’organizzazione degli spazi: determinati colori riportano la mente a tranquillità, creatività, benessere, calma e la scelta di materiali ecologici è alla base della costituzione anche di un’unità cromatica che ristabilisca l’energia interna dell’abitazione o (come in questo caso) della postazione di lavoro. Senza scendere troppo nel dettaglio, la creazione di una coerenza armonica, la scelta di determinati materiali, la valorizzazione della luce naturale in luogo di quella artificiale sono alla base di un’armonia anche interiore che, prima ancora di partire dall’approccio lavorativo parte da se stessi.
Una delle questioni più importanti e triviali, tuttavia, specialmente per chi affronti costantemente lunghe sessioni lavorative, è la scelta della poltrona. Anche qui abbondano le opzioni dal design ecologico come sedie in legno di betulla, mogano o massello o delle poltrone da ufficio ergonomiche con schienale. Queste infatti, alcune finanche corredate di massaggiatore, risultano ottimizzate per il mantenimento di una corretta postura e garantiscono una comodità perfetta lungo tutto lo svolgimento delle proprie mansioni lavorative.
Luci adatte alla postazione di smart working
Un aspetto particolarmente importante nell’organizzazione della propria postazione lavorativa è dato dalla luce e dalla scelta della sua intensità. Per quanto possa sembrare banale, la luce è la chiave di volta per un approccio positivo al lavoro e, come nel già citato Feng Shui, un aspetto particolarmente utile ad una corretta predisposizione personale. Una prima distinzione è tra una sorgente naturale o artificiale. La prima, infatti, risulta particolarmente gradita: regolabile mediante tende dai colori chiari atte a ridurre la sua intensità. La sorgente di luce naturale è preferibile in quanto non affatica eccessivamente la vista ed offre la sensazione di non rimanere ingabbiati in un solo luogo. È preferibile, inoltre, che tale sorgente non sia rivolta in contrasto con la postazione di lavoro ma accompagni il lavoratore lungo tutto l’arco dell’evoluzione cromatica della giornata. Posizionata in questo modo, infatti, la fonte di luce naturale avrà un effetto tranquillizzante e non irriterà la vista.
Per quanto riguarda l’utilizzo di lampade o luci artificiali la scelta risulta quanto mai vasta, specialmente in relazione alle costanti evoluzioni di mercato e alla domanda che in questo periodo risulta sempre maggiore. Ecco perché, tra le offerte, ritroviamo lampade ecosostenibili che, grazie ai materiali ed ai giochi di luce più leggeri, si configurano come una valida opzione per evitare affaticamenti della vista ed irritazioni; oppure lampade da tavolo a LED: montabili direttamente sulla scrivania (o sul tavolo da lavoro). Questa tipologia di lampade, infatti, è comoda in quanto regolabile: più o meno basse, a lato o più inclinate, le lampade da tavolo sono utilissime per chi spesso si trovi a mutare la disposizione del proprio laptop o dei fogli, sono spesso utili per scrittori, grafici, designers esse forniscono un enorme aiuto nei lavori giornalieri. Tra le molte opzioni dell’illuminazione LED, inoltre, vi sono anche delle mini lampade a LED specialmente per chi si trovasse a spendere molte ore intento alla lettura o correzione di bozze.
Come si è potuto notare, dunque, di certo peso e dalla notevole importanza sono sia la scelta dei toni della sorgente di luce su cui fare affidamento sia la qualità: principi ineludibili per la costituzione di un ambiente sano.
Scelte opzionali per la propria postazione di smart working
Proprio relativamente alla costituzione di un ambiente sano, è bene che venga trattata tutta quella categoria d’oggettistica di supporto che pare svolga un lavoro minimo ma che, in termini di produttività, si configura come uno degli aspetti essenziali della propria postazione lavorativa. Ritornando a quanto esposto precedentemente, infatti, principio base di un corretto approccio resta l’ordine ed il tempo dedicato ad esso. Non deve mancare sulla propria postazione tutto l’occorrente per la concentrazione: alcuni consigliano borracce d’acqua (e di qui, ancora, continua a rendersi più impellente una scelta ecologica), assistenti vocali, per chi può musica soffusa o profumi vari dati spesso anche dalla preferenza di piante aromatiche (come menta o lavanda).
C’è chi, nell’arredo della propria postazione, suggerisce piante dai colori vivaci (sugli scaffali sono spesso in voga talee di pothos, tagete, clivia o orchidee). Chi possiede una maggiore disponibilità di spazi, invece, potrebbe optare per delle piante di Spatifillo il cui colore bianco risulta essere un toccasana per l’animo in virtù della sua eleganza e semplicità.
Tutti questi aspetti, dunque, concorrono alla creazione di una perfetta postazione di lavoro, necessità sempre più urgente in un mondo che cambia e che richiede nuovi adattamenti, nuovi spazi in cui stare bene.