Valorizzare i talenti in tempo di crisi? E’ possibile. Ci è riuscita l’Università degli Studi della Basilicata che ha voluto organizzare attorno a sé una partnership qualificata che ha visto la presenza di organismi locali e nazionali di rilievo per “dare vita” al progetto “Un talento per l’impresa sociale”, finanziato dalla Fondazione con il Sud.
Obiettivo principale quello di invogliare i giovani talenti a non scappare dalla propria regione. Un progetto ambizioso, finalizzato ad inserire nelle imprese sociali della Basilicata 20 ragazzi lucani neo laureati o laureati da non più di 5 anni in giurisprudenza, economia, ingegneria, sociologia, psicologia, scienze della formazione, scienze dell’educazione e scienze della comunicazione. Ad oggi il 60% dei partecipanti risulta attualmente occupato. Il 50% con forme differenti di contratto (dal progetto, al tirocinio, alla collaborazione, all’assunzione a tempo indeterminato) ed il 10% attraverso la costituzione di una propria cooperativa. La conversione degli stage disposti dal corso in contratti di lavoro nella stessa azienda ospitante si approssima al 35%, cifra significativa, considerando che lo stage ha avuto un valore prettamente formativo e la convenzione universitaria svincolava le società ospitanti da qualsiasi onere retributivo.
Partner dell’Università sono stati la società Elabora, ente di ricerca, formazione e consulenza della Confederazione Cooperative Italiane, in qualità di “garante dei talenti”, Confcooperative Basilicata, la più rappresentativa organizzazione cooperativa operante nel sociale, EuricseUniversità degli Studi di Trento, fondazione di ricerca creata per favorire la crescita e la diffusione di conoscenze e processi di innovazione per l’impresa sociale, Anci Basilicata (Associazione nazionale comuni italiani), per il suo ruolo di coordinamento, orientamento e supporto alle amministrazioni locali, titolari delle politiche sociali, Ucid Basilicata (Unione cristiana imprenditori e dirigenti), per l’interesse a coinvolgere gli imprenditori “profit”, in particolare per le tematiche relative all’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati e Aipd Basilicata (Associazione italiana persone down) per il suo impegno a favore dell’affermazione dei diritti delle persone disabili. Finalità della partnership quella di creare il giusto raccordo tra il mondo accademico e quello dell’imprenditoria sociale per ancorarne lo sviluppo a solide competenze gestionali, consentendo in tal modo di valorizzare le qualità di giovani laureati da inserire nel mondo del lavoro.
Di particolare importanza è stata la partecipazione delle aziende interessate ad accogliere i Talenti in stage già nel primo stadio della selezione degli allievi, al fine di costruire un primo approccio al successivo “inserimento lavorativo”. Il percorso formativo ha avuto una durata totale di 950 ore e si è articolato in tre fasi principali: la fase di aula, la fase di project work, avvio di progetti sperimentali/tirocinio formativo ed infine la fase di valutazione/monitoraggio dell’ attività complessivamente espletata. In particolare, la fase di aula si è articolata in moduli formativi che hanno riguardato le seguenti aree tematiche: competenze per la socializzazione e la comunicazione, competenze giuridiche, per l’analisi organizzativa, per il controllo di gestione e la gestione contabile generale, per la governance attraverso i modelli olistici di misura e gestione delle prestazioni. E ancora, competenze di marketing & customer relationship managment, di total quality management, per la gestione delle risorse umane, per la leadership e per l’innovazione.
L’inserimento lavorativo è stato garantito attraverso uno stage accompagnato da un tutor aziendale e da un “coach” universitario. Lo scopo del Progetto è stato quello di garantire l’inserimento dei talenti selezionati e formati e di favorire lo sviluppo di una nuova cultura gestionale nelle imprese sociali che riconosca e valorizzi la rilevanza delle competenze manageriali ed imprenditoriali per la creazione di valore per tutti gli stakeholder legati all’economia sociale.
Unibas, intervento Mazzocco a “Un talento per l’impresa sociale”
“L’imprenditoria sociale è uno dei potenziali spesso inutilizzati nel nostro mercato. Rappresenta un buon esempio di approccio ad un’impresa che sia responsabile e che contribuisca, nel contempo, allo sviluppo sostenibile e all’occupazione”
“E’ possibile valorizzare giovani laureati anche in tempo di crisi e, in quest’ottica, degno sicuramente di nota, è stato il progetto ‘Un talento per l’impresa sociale’, finanziato dalla Fondazione con il Sud e promosso dall’Università degli Studi della Basilicata che è riuscita ad organizzare attorno a sé una partnership qualificata che ha visto la presenza di organismi locali e nazionali di rilievo. Di particolare importanza è stata la partecipazione delle aziende interessate ad accogliere i 20 allievi, con lo scopo di favorire lo sviluppo di una nuova cultura gestionale nelle imprese sociali che riconosca e valorizzi la rilevanza delle competenze manageriali ed imprenditoriali per la creazione di valore a supporto di tutti gli stakeholder legati all’economia sociale”. Lo dichiara Vilma Mazzocco, assessore all’Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità della Regione Basilicata, intervenuta stamattina a Potenza, nell’Aula Magna dell’Unibas al rione Francioso, all’evento conclusivo del progetto.
“L’imprenditoria sociale – continua la Mazzocco – è uno dei potenziali spesso inutilizzati nel nostro mercato. Rappresenta un buon esempio di approccio ad un’impresa che sia responsabile e che contribuisca, nel contempo, allo sviluppo sostenibile e all’occupazione. L’attuale crisi congiunturale ha messo ancor più in evidenza la necessità di promuovere questa particolare forma di impresa, che già oggi conta su un numero importante di organizzazioni produttive con una prospettiva di ulteriore sviluppo. La crisi economica pone l’impresa sociale davanti a sfide inedite, sfide manageriali e, probabilmente, sfide di diversificazione. Si aprono nuovi spazi per operare non solo nell’assistenza e nei servizi alla persona, ma anche nella cultura, nel turismo, nella promozione del territorio”.
L’assessore ha poi invitato i ‘talenti’ presenti a “proporre idee nuove per la crescita della nostra regione, mostrandosi disponibile all’ascolto e al confronto, per cercare di creare quella occupazione di livello che solo uno sviluppo basato su ricerca e innovazione può portare avanti”.