“Una catena umana contro il degrado della Sanità materana”. E’ il tema della manifestazione che si terrà sabato 3 settembre dalle ore 10,30 presso l’ospedale Madonna delle Grazie di Matera organizzata dai sindacati Cgil, Cisl e Uil. L’iniziativa è stata presentata questa mattina nella sala convegni della Camera di Commercio della Basilicata a Matera dai rappresentanti provinciali della triplice sindacale, Eustachio Nicoletti per Cgil, Giuseppe Bollettino per Cisl e Bruno Di Cuia per Uil.
L’obiettivo della manifestazione è quello di sollecitare investimenti, adeguamento degli organici, ripristino di servizi di un’offerta sanitaria sempre più carente.
Alla manifestazione hanno aderito tutti i sindaci dei comuni della provincia e 32 associazioni.
I segretari Eustachio Nicoletti (Cgil), Giuseppe Bollettino (Cisl) e Bruno Di Cuia (Uil), che hanno sollecitato la Regione – e in particolare il presidente della giunta, Vito Bardi – a dare in tempi brevi le risposte che cittadini e personale sanitario attendono.
Di seguito il testo integrale del manifesto presentato in conferenza stampa.
Una catena umana contro il degrado della Sanità materana
• Non garantisce adeguatamente iI diritto alla salute dei cittadini;
• versa in una condizione di estrema precarietà per mancanza di personale;
• Dimostra di non avere una governance all’altezza delle sfide della complessità e gravità dei problemi
• costringe i cittadini bisognosi ad emigrare nei presidi sanitari e ospedali di altre regioni e a rivolgersi alta sanità privata a pagamento
• Non governa e non contrasta l’allungamento delle liste d’attesa
Occorre rilanciare la Sanità materana perché non risponde ai bisogni di salute delle comunità e delle persone
La sanitá lucana ed in particolare quella della provincia di Matera dimostrano un progressivo e inarrestabile declino tale da aver raggiunto standard al di sotto dei minimi consentiti per il servizio sanitario pubblico. La condizione di precarietá e degrado organizzativo e delle prestazioni dei servizi ai cittadini-utenti della sanitá materana ed in particolare dei Presidi Ospedalieri per acuti (l’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera e l’Ospedale Giovanni Paolo ll di Policoro) alimenta sempre piú un diffuso e massiccio malessere nei cittadini che denunciano esperienze di “malasanitá”. La situazione ó fortemente critica anche negli Ospedali Distrettuali di Tinchi, Tricarico e Stigliano. Infatti, con piú frequenza si manifestano comportamenti ed esternazioni emotive e irrazionali che vanno oltre i casi raccontati nelle cronache giornalistiche degli ultimi tempi come i sabotaggi denunciati pubblicamente dal Direttore Generale deII’ASM di Matera — dott.ssa Sabrina Pulvirenti e l’aggressione da parte di un parente di un paziente al dott. Salvatore Tardi — Primario del reparto di Geriatria.
Nel territorio materano sperimentiamo da tempo questa situazione di inadeguatezza della Sanitá e il progressivo depotenziamento e smantellamento di servizi esistenti che si aggiungono alle croniche e storiche carenze riferite soprattutto alla sanitá territoriale, mai pienamente avviata e strutturata.
L’emergenza pandemica si è dimostrata un gigantesco amplificatore dei difetti strutturali del nostro Paese e della nostra Regione, in particolare di quelli del sistema Sanitario Nazionale e Regionale.
Il modello organizzativo e gestionale deIl’ASM di Matera non è più adeguato a rispondere ai bisogni di salute delle persone. La Regione Basilicata e il Direttore Generale dell’ASM hanno dimostrato di essere incapaci ad attuare una governance in grado di affrontare i veri nodi della Sanità lucana e materana, in un territorio con enormi criticità come l’invecchiamento della popolazione, l’aumento delle cronicità, lo spopolamento, la bassa densità abitativa, il complicato assetto orografico e la viabilità inadeguata.
La situazione della Sanità Lucana è, quindi, fortemente inadeguata a dare risposte efficaci, efficienti ed appropriate ai mutati bisogni di salute, determinati dalle variazioni demografiche, epidemiologiche e sociali. Servirebbe dare un forteimpulso a ripensare e riprogrammare il modello stesso di Servizio Sanitario Regionale.
Pertanto, come parti sociali, a nome di tutta la comunità materana, chiediamo al governo regionale di mettere in campo azioni adeguate e urgenti per invertire il degrado organizzativo e del servizio sanitario (ospedaliero e territoriale) dell’asm di matera con l’avvertenza che in mancanza di riscontri immediati si impegnano a mettere in campo iniziative più incisive per ripristinare il diritto costituzionale alla salute.