Il 21 dicembre a Potenza, nelle sedi dell’Università del Polo del Francioso e del Campus di Macchia Romana, si sono svolte le presentazioni finali delle tesi del Master di II livello in “Petroleum Geoscience” (coordinato dal prof. Giacomo Prosser) e del Master di I livello in “Idrocarburi e riserve. Tra tutela dell’ambiente, sviluppo e mercato (Iris)” (coordinato dal prof. Stefano Superchi).
PETROLEUM GEOSCIENCE – L’edizione 2015/2016 del Master in “Petroleum Geoscience” è stata svolta in collaborazione con Shell Italia E&P. Nove gli studenti che hanno illustrato alla commissione i contenuti delle loro tesi nell’aula magna del Polo del Francioso (in via N. Sauro), dalle ore 9.30: “Le relazioni finali – ha spiegato il coordinatore del Master, Giacomo Prosser – sono il risultato di lavori di tirocinio svolti in aziende che lavorano all’interno del Comparto Oil and Gas. Quest’anno gli argomenti delle nove relazioni finali sono molto vari: per la prima volta, oltre agli studi geologici finalizzati alla prospezione e all’analisi dei giacimenti, sono stati svolti lavori che affrontano le problematiche ambientali e l’hazard connesse alle attività industriali svolte nell’ambito Oil and Gas. I nove studenti hanno una provenienza geografica molto varia, a riprova dell’attrattività del Master in ambito nazionale”. Il Master, tenuto interamente in lingua inglese, ha l’obiettivo di preparare tecnici esperti nello sviluppo e della gestione ottimale dei giacimenti d’idrocarburi. Il corso si è svolto con lezioni frontali, seminari ed esercitazioni pratiche, tenute da docenti dell’Università della Basilicata e di altri atenei italiani, oltre che da esperti delle compagnie che supportano il Master e di altre aziende che operano del settore oil and gas. L’attività didattica comprende un lavoro di gruppo (team project), organizzato da Shell Italia E&P e un tirocinio formativo in aziende del settore. I contenuti del Master saranno rivolti a integrare le conoscenze derivanti dalla ricerca scientifica universitaria con i metodi e le pratiche che caratterizzano l’attività professionale nella moderna industria petrolifera. Oltre che nel campo dell’industria petrolifera, le competenze acquisite potranno essere sfruttate nell’ambito più generale delle georisorse, come nei settori dell’idrogeologia, della prospezione e sfruttamento dell’energia geotermica, dello stoccaggio della Co2 e degli studi geologici a supporto delle grandi opere. Le nove tesi sono state illustrate da Tommaso Altieri (“Analysis and optimization of vintage post-stack seismic data”); Marco Pergola (“Waste management from the activities of construction and drilling of an exploration well”); Pietro Boni (“Geological survey and subsurface data analysis for the characterization of Monte Enoc area”); Alessandro Giuffrida (“3d seismic volume interpretation; shallow hazard evaluation a methodological approach”); Giacomo Mangano (“How extended is the mega-landslide affecting the Crotone Basin? A multidisciplinary approach sheds new insights”); Elita Mascitti (“Prospect evaluation in lacustrine system”); Andrea Palomba (“2d Seismic interpretation and basin modeling of the Rockall continental margin (offshore Scotland -Uk): is it the next North Sea?”); Pietro Sacco (“Technologies and management of hydraulic containment, safety measures and remediation in an active refinery”); Mariagiulia Stigliano (“Evaluation of potential contamination of Pisticci 24 – 30 wells site – as per D.Lgs. 152/2006”).
IDROCARBURI E RISERVE (IRIS) – Il Master di I livello in “Idrocarburi e riserve. Tra tutela dell’ambiente, sviluppo e mercato (Iris)”, al suo primo anno di attivazione, “ha avuto – hanno evidenziato gli organizzatori – un grande successo, con oltre 70 iscrizioni da cui sono stati selezionati i 30 partecipanti”. Gli studenti, laureati in discipline scientifiche, economiche e giuridiche, hanno seguito un impegnativo percorso formativo, articolato in due curricula specialistici: uno sugli aspetti tecnici relativi al controllo ambientale ed alla sicurezza delle estrazioni petrolifere, e l’altro sugli aspetti giuridici, economici e gestionali del settore petrolifero ed energetico. L’ultima sessione di tesi, che si è tenuta nel Campus di Macchia Romana e che ha visto in gran parte le relazioni di studenti del curriculum giuridico-economico, ha chiuso per quest’anno il programma didattico del Master.
Il Master è stato organizzato grazie alla collaborazione tra Unibas, Regione Basilicata, Fondazione Eni Enrico Mattei, e Assomineraria. I corsi sono stati tenuti da docenti dell’Ateneo lucano, dell’Università di Bologna, Firenze e Milano Bocconi e da specialisti di Eni, Shell, Nomisma Energia, Arpab e Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata. “In questo modo – ha spiegato il coordinatore del corso, Stefano Superchi – sono stati affrontati sia contenuti di carattere generale che approfondimenti su aspetti specialistici legati alle professionalità richieste nel settore Oil & Gas. Aspetto essenziale del percorso formativo sono stati gli stage finali, svolti in aziende del settore come Eni, Golder, Stogit-Snam, Emerson, Install, Proger, Sel e in enti pubblici come la Regione Basilicata, l’Arpab e l’Ufficio Nazionale Minerario (Unmig) del Ministero per lo Sviluppo Economico”.
L’obiettivo del Master è di formare “giovani con uno specifico ed elevato bagaglio di competenze nel settore petrolifero – ha aggiunto il prof. Superchi – andando così a colmare un’evidente lacuna nell’ambito del panorama professionale della Basilicata. La nostra regione infatti ha ancora carenza di professionisti con competenze specifiche per rispondere alle necessità occupazionali di questo settore altamente specializzato. I giovani diplomati del Master sono una prima risposta a questa richiesta di specialisti da parte delle aziende petrolifere operanti nel nostro territorio, confermata dal fatto che già oggi sei studenti, che hanno appena terminato il Master, sono stati assunti in aziende del settore”.
Dopo questo primo ciclo, il Master Iris sarà riproposto con cadenza biennale a partire dall’anno accademico 2017-2018, “prevedendo – ha concluso Superchi – un sempre maggiore coinvolgimento delle aziende interessate”. Le tesi di questa sessione sono state discusse da: Valeria De Salvo (“Utilizzo delle royalties nel programma operativo Val d’Agri e stato di attuazione degli accordi Eni Spa-Regione Basilicata”); Giovanni Arbia (“Il sistema economico lucano e l’impatto delle royalties attraverso la matrice Sam”); Flavia Larocca (“Il controllo di gestione: Analisi del risultato operativo–EBIT 2015 Dime Eni Spa”); Pierpaolo Gruosso (“Tassazione delle imprese oil&gas: esperienze a confronto. Focus sulle royalties, il loro utilizzo e le ipotesi di sviluppo regionale”); Faustina La Capra (“Il patto di sito”); Tiziana Votta (“Le emissioni fuggitive nel settore oil&gas e il case study del Centro Olio val d’Agri”); Rosamaria Laurino (“Piano di zonizzazione di un elettrodotto ad alta tensione”); Anna Carbone (“La sicurezza dei lavoratori nel settore upstream idrocarburi”); Veronica Margherita (“La procedura di acquisto di energia elettrica e gas della pubblica amministrazione: la Società Energetica Lucana”); Miriam Ielpo (“Metodologie di indagine per il settore offshore dell’industria oil&gas”); Federico Ottati (“Anticorruzione, trasparenza e regime di ostensibilità delle informazioni ambientali in Arpab”); Giuliana Pergola (“La conformità della documentazione tecnica ambientale”).