Presso la sede di Confapi Matera sono stati rinnovati gli organi statutari di Unionchimica, la Sezione di categoria che raggruppa le imprese della chimica e della plastica-gomma.
L’assemblea ha riconfermato all’unanimità il presidente Michele Ramundo dell’azienda Raro srl, in rappresentanza del settore della “chimica”, mentre il vice-presidente è Gabriele Monacis dell’azienda Tekcnoplast srl, in rappresentanza del settore della “plastica-gomma”.
Quella di Unionchimica è la prima di una serie di assemblee di categoria programmate da Confapi Matera in vista dell’elezione del nuovo presidente dell’Associazione, prevista entro la fine dell’anno.
Durante l’incontro il riconfermato presidente Michele Ramundo ha ribadito l’esigenza di approvare in tempi rapidi un piano industriale credibile per garantire il decollo del comparto della chimica, che sconta in Italia un sistema normativo restrittivo rispetto a quello applicato nei Paesi dei competitors internazionali.
“Il futuro – ha precisato Ramundo – non è nella chimica di base, a basso valore aggiunto, ma nella chimica di trasformazione, settore in cui molte imprese del territorio hanno le potenzialità per essere competitive. Purtroppo la chimica di base, che ha un basso valore aggiunto, sconta l´incidenza dei costi di trasporto e la scarsa disponibilità di collegamenti viari. Puntando invece sulla chimica di trasformazione si può garantire un rilancio del comparto grazie al suo alto valore aggiunto e ad una minore incidenza del trasporto”.
“La competitività sui mercati nazionali ed esteri è un obiettivo alla portata delle nostre aziende – sottolinea Ramundo – ma occorre favorire la concessione di incentivi agli investimenti per attivare in loco le produzioni e ampliare gli spazi di mercato, conseguenti all’aumento delle produttività aziendali”.
“Altro settore vincente – ha concluso il presidente della sezione Unionchimica di Confapi Matera – è quello della cosiddetta “chimica innovativa”. Un esempio positivo in tal senso arriva dalla chimica verde. In questo settore contano gli impianti più delle risorse umane perché dobbiamo fare i conti con una bassa incidenza di manodopera. Credo che anche la ricerca sia fondamentale per rilanciare il comparto e pertanto anche un’intesa con l’Università degli Studi della Basilicata, Centri di Ricerca e Basilicata Innovazione possa essere proficua per aggredire nuovi mercati e garantire così la tenuta del nostro tessuto imprenditoriale”.
Il vice-presidente di Unionchimica-Confapi, Gabriele Monacis, ha ribadito che il settore sconta le croniche difficoltà degli imprenditori nell’accesso al credito. “Il credito è essenziale per le politiche di crescita aziendale. Ma in questa fase delicata siamo di fronte ad un paradosso: il sistema bancario ha chiuso i rubinetti anche alle imprese che dimostrano di avere i conti in ordine e in un clima di forte recessione se non si favoriscono nuovi investimenti risulta molto difficile sperare in una ripresa dell’economia anche per quanto riguarda i comparti della chimica e della plastica”. Secondo Monacis, anziché incentivare le assunzioni sarebbe meglio incentivare gli investimenti, perché un’impresa che ha lavoro assume indipendentemente dagli incentivi alle assunzioni.
Set 27