Sul podio i protagonisti di Lucania FutureLab. Giovedì 3 ottobre, a Matera, gli oltre duecento studenti delle nove classi quarte delle scuole superiori lucane riceveranno dall’Ateneo di largo Gemelli un riconoscimento ai progetti di “Città visibili” realizzati con il percorso di alternanza scuola-lavoro di “Università Cattolica incontra Matera 2019”. Tra i premi: la possibilità per 18 studenti, nella seconda settimana di ottobre, di vivere un percorso di formazione su mercato del lavoro e personal branding promosso da Fastweb Digital Academy presso Cariplo Factory; un mini stage per tre studenti al quotidiano “Avvenire” e per cinque studenti nella direzione comunicazione, stampa e media dell’Università Cattolica, infine, la partecipazione per 12 studenti alle summer experience promosse dall’Università Cattolica nei campus di Milano e di Brescia.
La cerimonia, in programma nell’Auditorium della Casa per ferie S. Anna (Via Lanera, 14), si aprirà alle ore 10 con il saluto di monsignor Antonio Giuseppe Caiazzo, vescovo di Matera, e l’introduzione di Emanuela Confalonieri, docente di Psicologia dell’adolescenza all’Università Cattolica. Seguirà la proiezione del documentario “Vado Verso Dove Vengo”, ideato nell’ambito del progetto Storylines – The Lucanian Ways, un progetto di Matera 2019, Capitale Europea della Cultura, e che sarà anche l’occasione per un dibattito incentrato sul tema della valorizzazione della Basilicata contro lo “spopolamento” del territorio. Ne discuteranno Luigi Vitelli, direttore artistico e autore, Andrea Paoletti, fondatore di Casa Netural, Ivana Pais, docente di Sociologia economica e tra i coordinatori di Lucania FutureLab. L’evento si concluderà con la Consegna dei premi alle classi del percorso Lucania FutureLab, per mano di Liberato Canadà e di Sebastiano Nerozzi, entrambi dell’Università Cattolica.
Sono complessivamente nove, tra licei e istituti tecnici, le scuole della Basilicata coinvolte nel progetto Lucania FutureLab: l’ITCG Loperfido-Olivetti e il Liceo artistico Duni Levi, di Matera; il Liceo linguistico Federico II di Svevia e l’Istituto tecnico industriale Remo Righetti, di Melfi; il Liceo scientifico Giustino Fortunato di Rionero In Vulture (PZ); l’Istituto tecnico G. Solimene di Lavello (PZ) e il Liceo scientifico Pier Paolo Pasolini di Potenza.
Agli studenti, affiancati dai docenti e dai tutor dell’Università Cattolica, è stato proposto un percorso che permettesse di immaginare scenari futuri desiderabili, partendo dall’individuazione delle storture del presente. Il futuro prefigurato dai ragazzi nei loro progetti si è mosso lungo tre nuclei principali: ambiente (sostenibilità, natura, green…), cultura (musica, arte, scambio tra culture…) e relazioni sociali (collaborazione, condivisione, apertura…). «Più che gli interessi, sono prevalsi i valori e le emozioni», osserva la professoressa Ivana Pais. «Dopo anni di accelerazione, i ragazzi lucani auspicano un rallentamento: colpisce infatti la ricorrenza di termini come equilibrio, ordine e autosufficienza. Come pure colpisce il rapporto ambivalente con le tecnologie: sono considerate la causa dell’allentamento delle relazioni sociali e, al tempo stesso, la principale soluzione a questo problema».