La vacanza contrattuale va regolarmente pagata in busta paga, giudice del lavoro dà ragione a dipendente Cosmopol, soddisfazione dell’Ufficio vertenze Cgil Basilicata. Di seguito la nota integrale.
“Gli importi detratti a titolo di superminimo e di indennità di vacanza contrattuale, entrando a pieno titolo nella retribuzione in godimento, vanno riconosciute nella base retributiva utile ad ogni effetto, sia per le mensilità aggiuntive, sia per il calcolo del Tfr”. Lo ha stabilito il giudice del lavoro del Tribunale di Potenza con una sentenza che obbliga Cosmopol Basilicata, istituto di vigilanza privata, al pagamento della indennità di vacanza contrattuale pari a 20 euro mensili dall’1 gennaio 2021 a oggi, “con incidenza della stessa su tutti gli istituti contrattuali ed ad essa rimandano”, secondo quanto stabilito dal contratto collettivo nazionale di lavoro. La Cosmopol aveva trattenuto la somma dovuta in busta paga intendendola come un “indennizzo” e non come una “retribuzione”. Interpretazione respinta dal giudice che ha dato ragione al dipendente Cosmopol che ha sporto denuncia assistito dall’Ufficio vertenza della Cgil Basilicata, che esprime “soddisfazione” per l’esito della vicenda.