“I dati sulla disoccupazione diffusi oggi dall’Istat, sempre più allarmanti, dovrebbero costringere la politica nazionale e regionale a sporcarsi le mani con cifre e percentuali invece di attardarsi in manovre che non aiutano a creare un solo posto di lavoro”. A sostenerlo è il segretario regionale della Uil lucana Carmine Vaccaro per il quale “preoccupa la continua assenza di quelle politiche volte a una ripresa economica e, di conseguenza, occupazionale, mentre ci si attarda in discussioni politiche invece di aggiornare il Piano pluriennale regionale del lavoro. Dunque la disoccupazione non dà tregua all’Italia e anche a novembre continua a salire al 12,7%. Quella giovanile è ancora più alta e si posiziona al 41,6%, livello massimo dal 1977. Si tratta del livello più alto dall’inizio delle serie storiche nel 1977. L’altra faccia della medaglia è il numero di ore di Cig autorizzate dall’Inps che nel 2013 sono state 1,075 miliardi, in calo dell’1,36% rispetto al 2012. Nel solo novembre sono state presentate 130.795 domande di ASpI e 45.844 domande di mini ASpI. I disoccupati a novembre erano tre milioni 254 mila, in aumento di 57 mila unità rispetto a ottobre (+1,8%) e di 351 mila unità rispetto a novembre 2012 (+12,1%). E allora dov’è la tanto auspicata riforma del sistema fiscale? Dove una vera politica industriale che rilanci l’economia interna? Quando si parlerà di una riduzione del carico fiscale per pensionati e dipendenti? E sorprende che di fronte a questa tempesta ci sia qualcuno che pensa sia meglio chiudere l’ombrello della cassa integrazione anziché rafforzarne la capacità di protezione”.
Siamo ancora difronte – afferma Vaccaro – a rimedi apparenti e temporanei, inadeguati a risolvere il problema del sempre più crescente numero di persone in cerca di occupazione, con quote elevatissime tra i giovani, che non produrranno, per l’ennesima volta, quel risultato che in troppi ormai agognano: il diritto a un lavoro stabile. Oltre alla continua crescita della disoccupazione va sottolineato, infatti, il costante calo della buona occupazione,che vede il crollo di assunzioni stabili a fronte della crescita del lavoro temporaneo”.
ANNALE (ASRL), RACCOGLIAMO APPELLO SEGRETARIO UIL A “SPORCARCI LE MANI” PER CREARE POSTI LAVORO
“L’appello a “sporcarsi le mani” per creare posti di lavoro lanciato alla politica dal segretario della Uil lucana Carmine Vaccaro, in attesa di scoprire le carte del Piano Jobs Act di Renzi e della riforma dei servizi di collocamento ed orientamento professionale rilanciata oggi da Lacorazza, va preso sul serio proprio come ha fatto il Presidente Pittella con la proroga del rapporto di lavoro a favore dei 47 precari dell’Alsia che sarà pure solo una prima risposta ma comunque è fortemente simbolica di una volontà di affrontare la questione precariato che è l’altra faccia della medaglia disoccupazione”. E’ il commento di Antonio Annale, dirigente regionale ASRL (Associazione Socialisti Riformisti Lucani).
“I dati “devastanti” dell’Istat sulla disoccupazione – continua – impongono una svolta che per Renzi consisterebbe in un contratto di inserimento a tempo indeterminato, tutele crescenti e un assegno di disoccupazione. Va comunque verificato come sia possibile adattare alla nostra realtà, specie meridionale, il modello scandinavo della flexsecurity, proposto dal segretario del Pd per non correre il rischio di pagare meno i giovani del Sud. Ma serve anche una rivoluzione di sistema per aiutare il paese a ripartire con misure a sostegno delle imprese, come il taglio del 10% del costo dell’energia e dell’Irap per le imprese fino alla riduzione delle forme contrattuali, ad ora 40. A livello regionale invece – dice Annale – bisogna riprendere e riaggiornare il Piano pluriennale del lavoro ereditato dalla precedente Giunta De Filippo e portare a termine la riforma dei Centri per l’Impiego gestiti dalle Province ed ampiamente inadeguati a svolgere i nuovi compiti imposti dalla crisi al punto che cresce l’esercito di senza lavoro che rinuncia ad iscriversi negli elenchi dei vecchi Uffici di Collocamento. Il potenziamento dei servizi per l’impiego, come chiede anche il sindaco di Firenze, è essenziale per aumentare la tutela sociale per chi perde il lavoro con l’obiettivo di introdurre un sostegno di inclusione attiva e una semplificazione normativa per fare ordine nei contratti. La sperimentazione annunciata da Lacorazza – conclude il dirigente dell’ASRL – acquista un significato pertanto ancora maggiore”.