Carmine Vaccaro, Segretario Uil Pensionati di Basilicata: “Meno frasi spot più comunicazione semplificata sulle prenotazioni dei vaccini. Come si fa a dire che siamo da zona gialla con i numeri del contagio che continuano ad essere altissimi? Bardi ci dica se esiste una strategia per rifondare il sistema sanitario regionale. Infine chiarezza sulle criticità al Madonna delle Grazie: ambulatori solo a pagamento”. Di seguito la nota integrale.
“La comunicazione istituzionale passa doverosamente per chiarezza, semplificazione, snellimento delle procedure. Si parte con la prenotazione delle vaccinazioni per gli ultra settantenni ma dalla Regione e dal nostro presidente Bardi – nonostante lo vediamo sempre più social nell’ultimo mese – non c’è stata una divulgazione facilitata step by step per quanti dovranno prenotarsi e rischiano di non riuscire ad utilizzare la piattaforma. Non siamo tutti avvezzi alla tecnologia, non lo sono le fasce più avanti con l’età. I cittadini non devono sentirsi incapaci o abbandonati. Noi come sindacato unitario ma anche le associazioni, avevamo dato piena disponibilità a fare da anello di congiunzione. Si preferisce agire in solitaria e molto spesso nell’improvvisazione. I medici di famiglia sono stati subissati di richieste di chiarimento dagli assistiti seppure anche loro, non siano stati coinvolti. Che fine ha fatto l’accordo con l’Ordine regionale?”. E’ l’interrogativo del segretario regionale della UilP di Basilicata, Carmine Vaccaro, preoccupato dall’andamento della campagna vaccinale e in particolare dal meccanismo di raccolta delle adesioni. “Attendiamo venga fatta chiarezza per tutti i caregiver, dopo le grosse criticità dei giorni scorsi che avevano finanche escluso determinate categorie di persone fragili. C’è ancora qualcuno che non riesce a prenotarsi pur avendo gravi patologie con cui convivere”.
Poi Vaccaro immagina la soluzione: “Avrei immaginato un video per spiegare il meccanismo di prenotazione, una lettera ai cittadini interessati e non la corsa a chi ‘scopre’ di essere fragile andando sulla piattaforma. Sull’età non ci sono dubbi. Mi sarei aspettato un accordo con sindacati e associazioni di categoria, come è stato fatto in altre regioni, dove i cittadini vanno a prenotare dal sindacato la data del vaccino, con il supporto tecnico e burocratico. E invece da via Anzio muro di gomma”.
“Chiedo uno sforzo da parte di chi ci governa- continua Vaccaro – chiarezza delle comunicazioni e meno frasi spot. Come si fa a dire che abbiamo numeri da zona gialla con i numeri del contagio che continuano ad essere altissimi? Per non parlare dei decessi”.
Vaccaro si sofferma sulle prospettive future della sanità lucana. “Inoltre vorrei domandare al presidente che tipo di lavoro si sta facendo in ordine alle strategie di potenziamento del sistema sanitario lucano. Dopo anni di razionalizzazione, avremo un aumento dei finanziamenti destinati a crescere grazie alle risorse del Next Generation EU attraverso il Recovery Fund. Un’opportunità da cogliere per ridefinire il Servizio Sanitario del futuro. Ma a livello locale una partita importantissima la gioca la programmazione. La pandemia è stata un detonatore per le falle del sistema sanitario. I cittadini hanno avuto modo di individuare le criticità riconoscendo la necessità di potenziare la sanità del territorio. Ha preso il via il progetto ‘Cantieri per la sanità del futuro’, promosso dal Censis con Janssen Italia. L’obiettivo è partire dal sondaggio effettuato dal Centro Studi Investimenti sociali sulla qualità della sanità, per approntare delle linee utili negli investimenti. Perché in Basilicata non proviamo a fare la stessa cosa? O qualcuno in Regione pensa che i campanilismi e la sanità potenziata per un distretto a scapito degli altri, sia la soluzione unica? Chiedo al presidente di aprire un tavolo con le parti, una cabina di regia per iniziare ad immaginare come rifondare il sistema sanitario di questa Regione. Secondo il Censis il 94% degli italiani chiede il potenziamento della sanità di territorio. È necessario invertire adesso la rotta considerato che la sanità sospesa tornerà presto a premere sul Servizio sanitario. Nel 2020 a livello nazionale ci sono stati 46 milioni di visite specialistiche in meno (-31%) e 3 milioni di screening oncologici in meno (-55%). Maggiori investimenti nella sanità sono necessari considerando che tra 20 anni gli over 64 costituiranno un terzo del totale della popolazione”.
“Infine – conclude il segretario- auspico che tanto l’assessore Leone, quanto la commissaria Asm, la dottoressa Pulvirenti, facciano chiarezza su quello che sta accadendo all’ospedale di Matera dove a causa di un focolaio, le visite ambulatoriali sono state sospese ma le intramoenia a pagamento no. Solo chi paga può avere accesso alla prevenzione. Qualcuno si metta la mano sulla coscienza”.