Vaccaro (Uilp Basilicata): “Bonus gas tra l’iniziale ingannevole propaganda e l’attuale caos burocratico. Poca chiarezza anche nel nuovo disciplinare, necessari sportelli ad hoc aperti ai cittadini, soprattutto agli anziani”. Di seguito la nota integrale inviata da Carmine Vaccaro, Segretario UilP Basilicata.
“Una marchetta elettorale buona solo a far rivincere le elezioni al presidente Bardi. Di benefici ai cittadini poco o niente. In un caos burocrati cogenerato dal nuovo disciplinare (emanato nei giorni scorsi dalle istituzioni regionali) che rischia di confondere ancor più le acque. Tra conguagli, obbligo di risparmio energetico e di adesione,il pericolo è di perdersi in un mare di cavilli, soprattutto per le persone anziane e sole, poco avvezze al burocratese.La vicenda bonus gas,ideato dal centrodestra lucano, è come una barzelletta che non fa ridere, visti i non pochi problemi arrecati ai cittadini e alle famiglie lucane”.
A dirlo è Carmine Vaccaro, segretario regionale della Uil Pensionati di Basilicata.
“Siamo preoccupati dall’abilità con la quale si cerca di complicare il procedimento di accesso a un beneficio promesso e ad oggi in buona parte non rispettato”, dice il segretario.
“Un meccanismo partorito nella totale confusione, in primis per la previsione di una misura concessa a tutti, indistintamente dal reddito, mentre noi sindacati, fin dall’inizio, avevamo chiesto un tetto massimo da stabilire tramite Isee. Poi c’è stato il bando per i non metanizzati, anche qui erogato a pioggia nell’immediato. Insomma,pur di non scontentare nessuno prima delle elezioni, si è promesso di tutto e di più. Generando confusione e bloccando le risorse invece destinate a chi effettivamente ne aveva necessità”.
“Oggi – dichiara Vaccaro – la realtà è ben diversa da quanto promesso. I lucani si sono spesso trovati a fare i conti con bollette salate e conguagli da capogiro. Su quest’ultimo punto poi, i cittadini si sono sentiti presi in giro. Prima le bollette con cifre stellari, poi l’impegno a bloccare i conguagli. Ora si parla di riscossione entro agosto 2025. Crediamo che la comunicazione agli utenti, in qualsiasi ambito, debba essere chiara e precisa e in questa vicenda di chiaro e trasparente non c’è stato nulla, trattandosi di una trovata elettorale. Fin dall’inizio è stato fatto credere che il gas non si dovesse pagare affatto. Soprattutto gli anzianisono stati indotti a consumare di più, salvo poi vedersi recapitare bollette stratosferiche”.
“A distanza di tre anni dalla frettolosa approvazione agostana della norma sul bonus gas, non c’è ancora quella chiarezza da noi invocata. Manca il confronto con le parti sociali. Con le rappresentanze delle associazioni dei consumatori.Non chiediamo altro che la semplificazione di una procedura che rischia di provocare ingiustizie, trattandosi di un provvedimento a pioggia”.
“Questa volta- continua Vaccaro- non ci sarà la piattaforma e i cittadini dovranno interfacciarsi direttamente con le compagnie. Sarebbe stato più semplice creare sportelli ad hoc incaricatidi seguire le pratiche di persona e dare risposte dirette agli utenti. Se ci fosse stata la condivisione della misura con i sindacati, anche noi avremmo potuto essere utili nel gestire la fase informativa con i nostri iscritti, ma così non è stato. Inoltre, è richiesto il risparmio energetico del 5% per usufruire del beneficio ma la comunicazione in merito è ancora una volta poco chiara. E’ necessario specificare che si tratta di un obbligo. E’ necessario parlare chiaramente con un regolamento preciso che specifica gli obblighi e i requisiti per accedere al bonus”.