Valbasento, entro le prossime settimane i bandi di gara per la bonifica.
La Regione ha ultimato, nei tempi previsti, tutte le pratiche per l’affidamento dei lavori. Pittella: in sei mesi abbiamo fatto ciò che non è stato fatto in 12 anni. Berlinguer: già pronti gli accordi con l’Iss, l’Ispra e l’Arpab
Già nelle prossime settimane saranno emessi i bandi di gara per l’appalto dei lavori finalizzati alla bonifica della Valbasento.
Il Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata ha infatti portato a termine, rispettando i tempi previsti, tutte le pratiche amministrative necessarie alla stesura dei bandi. Anche i tempi per la sottoscrizione dei protocolli con gli Enti interessati sono stati rispettati. In seguito alla costituzione della Cabina di regia interistituzionale (Crisin), istituita dalla Regione Basilicata il 7 agosto 2013 per il coordinamento e la verifica delle attività di bonifica dei Siti di interesse nazionale di Tito e della Valbasento, sono già stati condivisi e approvati i protocolli di intesa con le Province di Matera e Potenza, con i Comuni di Grottole, Ferrandina, Miglionico, Pisticci, Pomarico, Salandra e Tito. E’ in attesa di approvazione della Giunta la convenzione con l’Istituto Superiore di Sanità per le attività di monitoraggio epidemiologico. Sono pronte anche la convenzione con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) e l’accordo con l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Basilicata (Arpab).
“In sei mesi siamo riusciti a realizzare tutto ciò che non è stato fatto in 12 anni, ovvero dal 2002, quando Tito e Valbasento sono stati dichiarati Siti di interesse nazionale. Procederemo, nei tempi stabiliti, alle attività per la bonifica e la messa in sicurezza dei Sin”. Lo assicura il presidente della Regione, Marcello Pittella, che ha evidenziato come “il fatto che non si dia risalto mediatico alle attività in corso, non significa che non si stia dando seguito a quanto sottoscritto il 19 giugno 2013 a Roma”, quando Regione Basilicata, Ministero dello Sviluppo economico e Ministero dell’Ambiente, hanno siglato l’Accordo di Programma Quadro per la bonifica dei siti, assegnando al progetto 46 milioni di euro, “che – ha puntualizzato Pittella – saranno adeguatamente e proficuamente impiegati”.
L’assessore regionale all’Ambiente, Aldo Berlinguer, ha sottolineato come la Regione Basilicata, in occasione dell’accordo con i Ministeri, abbia avuto “lungimiranza nel costituire un luogo istituzionale che ha consentito la semplificazione e la velocizzazione dei processi amministrativi”. “Gli accordi con l’Iss, l’Ispra e l’Arpab, nonché i bandi di gara di prossima emissione – ha aggiunto – testimoniano come la tabella di marcia prosegua senza blocchi. Porteremo a termine quanto definito – ha concluso Berlinguer – per la riqualificazione ambientale e la conseguente ripresa economica dei siti”.
Giuseppe D’Armento e Salvatore Cosma (Fratelli d’Italia): “La questione inquinamento va subito affrontata in Consiglio regionale”.
I dati divulgati dalla Prof.ssa Albina Colella e dal Dott. Giorgio Santoriello relativi al fortissimo inquinamento rilevato dall’ARPAB in Val Basento, offrono una certezza spaventosa a tutte le nostre paure. Per questo motivo siamo sicuri che il Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia, l’amico Gianni Rosa, appronterà da subito tutti gli atti ispettivi e non, utili a risolvere questa annosa questione.
La “nuova” giunta Pittella va interrogata perentoriamente sul perché i dati, risalenti al 2004, siano stati divulgati solo nel dicembre 2013, tra l’altro senza la dovuta attenzione mediatica, tant’è vero che neanche Basilicatanet ha riportato la notizia. E’ un’ omissione gravissima: si predica la trasparenza ma si razzola nell’omertà. Dia Pittella , attraverso una risposta chiara, un senso concreto alla volontà, urlata ai quattro venti durante la recente campagna elettorale, di virare dal malgoverno ventennale del PD verso politiche nuove e virtuose. Risposta alla quale devono seguire necessarie azioni a tutela della salute di ogni cittadino lucano. Ci appelliamo alle altre forze politiche di opposizione regionali e consiliari affinché consensualmente si attivino chiedendo, attraverso una mozione, l’istituzione di una Commissione d’Inchiesta che indaghi le responsabilità di chi ha inquinato dopo il 2002, anno di istituzione del SIN, e di chi ha omesso controlli e divulgazioni: il popolo lucano ha il sacrosanto diritto di sapere se con questo stato d’inquinamento delle falde sia possibile continuare a coltivare o ad allevare ma, soprattutto, di non morire.
Il centro-destra fa di Tolkien e della tutela dell’ambiente uno dei cardini della sua azione politica: i nobili proponimenti devono trasformarsi in fatti concreti all’insegna del riscatto del nostro popolo, per troppo tempo depauperato finanche della dignità. Dinanzi ad un registro regionale dei tumori non sempre chiaro e completo, in una regione che è ben lungi dall’essere un polo industriale , dobbiamo appurare e debellare le ragioni che stanno dietro la paurosa incidenza di determinate patologie tumorali che soprattutto ma non solo in Val Basento inspiegabilmente uccidono chi ha sempre e solo lavorato in agricoltura.