Siamo ormai ad un mese dall’inizio della vendemmia in Italia, operazione che attiva un motore economico di quasi 9,5 miliardi di fatturato solo dalla vendita del vino e che dà occupazione a 1,25 milioni di persone.
Ci sono le condizioni per una annata da ricordare nel settore del vino, che ha fatto segnare un valore record nelle esportazioni con un incremento del 6 per cento in valore, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat relative ai primi 5 mesi del 2015.
Anche se molto dipenderà dall’andamento del mese di settembre, si prevede una produzione annuale che oscilla tra i 44 ed i 46 milioni di ettolitri, stimati da Assoenologi, con una indicazione a livello regionale di aumenti dal 5 al 10 per cento.
Le condizioni climatiche con il grande caldo hanno accelerato i processi e – precisa la Coldiretti – anticipato la raccolta che si classifica come la seconda più precoce dal dopoguerra, seconda solo a quella del 2003, l’anno di una storica siccità, quando iniziò il 2 agosto. In Italia la vendemmia è partita con le uve pinot e chardonnay in un percorso che – precisa la Coldiretti – proseguirà a settembre ed ottobre con la raccolta delle grandi uve rosse autoctone.
Le stime della Coldiretti dunque saranno progressivamente definite, ma in ogni caso lo stato fitosanitario dei vigneti è in tutta Italia molto buono con assenza di situazioni di criticità e la qualità attesa è ottima.
Anche la Basilicata segue questa tendenza, come conferma un’analisi del Presidente Provinciale della Coldiretti di Potenza Teodoro Palermo. “L’annata agraria lucana 2014-2015 ha visto un andamento climatico particolarmente caldo e siccitoso. La vendemmia però si prevede positiva per quantità, con un più 5 – 10 per cento, e, se confermati alcuni andamenti, eccellente per qualità. La vendemmia in Basilicata inizierà nel Vulture con il moscato, uve di elevata delicatezza e profumo. L’Aglianico vedrà un anticipo della vendemmia di circa una settimana, inizi ottobre, se le condizioni meteo non cambieranno di molto, e le uve che ne deriveranno saranno di eccellente qualità se proseguiranno le escursioni termiche (caldo di giorno e fresco di notte) che favoriscono una ottima maturazione delle uve”.