Si è tenuta in mattinata presso l’Area industriale ASI Alta Val d’Agri la seconda delle visite di studio previste all’interno del progetto Transregionale per il riposizionamento strategico delle aree industriali che vede cooperare Regione del Veneto, in qualità di capofila, Regione Basilicata, partner e come enti attuatori Veneto Innovazione, Autorità di Gestione del PO FESR 2007-2013, IMAA CNR. Presso l’Asi si è proceduto ala visite delle infrastrutture del distretto petrolifero dell’area industriale dell’Alta Val d’Agri e degli impianti Cecam srl, Cosmi spa, Criscuolo Eco-petrol service srl, Officine D’Andrea, Garramone Michel e figli srl.
“Stiamo sperimentando la reale possibilità di fare rete, di promuovere la contaminazione fra i soggetti– ha dichiarato Vincenzo Lapenna Direttore CNR IMAA, nella riunione tenutasi presso Sviluppo Basilicata a Viggiano – attraverso queste attività progettuali; del resto – ha proseguito – la relazione con il mondo dell’impresa deve essere un elemento presente all’interno del mondo della ricerca: l’innovazione resta uno degli obiettivi che dobbiamo perseguire. Oggi i programmi europei ci chiedono un forte coinvolgimento dell’impresa e quindi la necessità di procedere nella definizione di scelte strategiche, su cui concentrarsi. In Basilicata non possiamo prescindere, in merito a simili considerazioni, dal comparto energia, che resta fondamentale anche per sperimentare modalità di collaborazione fra pubblico e privato”. In merito alla necessità di procedere nella valorizzazione della vocazione del territorio, oltre che delle competenze in esso presenti, l’Amministratore delegato di Sviluppo Basilicata Raffaele Ricciuti ha evidenziato come si stia procedendo “nella logica degli incubatori dando spazio a start up in grado di connettersi con le linee di sviluppo espresse dal territorio; nell’area di Viggiano abbiamo dato spazio alle bioenergie, legandoci ad un trend del futuro; a Matera abbiamo l’unico incubatore d’impresa in un sito Unesco mentre a Metaponto si punto sulle biotecnologie. In ognuno cerchiamo di considerare soprattutto la reale vocazione degli imprenditori, fornendo la necessaria assistenza a quanti vogliono creare valore”. Considerazioni positive sulle sinergie già in essere fra le due regioni Veneto e Basilicata e su quelle che potranno nascere sono state espresse dal prof. Giorgio Simonetto direttore generale di Veneto Innovazione, che ha dichiarato: “Ci sono numeroso aziende veneto già fornitrici di quelle lucane; occorre ora procedere alla definizione di un percorso che guardi al futuro. Siamo – ha sottolineato il Direttore di Veneto Innovazione – ben lontani dalla programmazione economico sperimentata nel’70, oggi serve verificare le best practice, partendo dalla ricerca, dal Cnr, dalla presenza del pubblico e del privato, indicando obiettivi plausibili per il futuro. Emergono – ha quindi annotato . numerosi punti di convergenza fra le due regioni, su cui dovremo lavorare, per valorizzare gli aspetti di maggior interesse”.