Se nello stivale italico soffiano venti di crisi, così gravi che il solo dogma da praticare è quello di tagliare, in terra lucana sembra che le direttrici del decreto legge n.95/2012 – meglio conosciuto come “spending review” – non siano state ben comprese. Ne è la riprova l’ennesimo incarico elargito ad un consulente esterno, con un corrispettivo di «500 euro al giorno per un impegno quantificato in 50 giornate» che calcoli alla mano sono 25mila euro più oneri accessori per un totale di 32 mila euro, individuati tra i fondi europei. E’ del tutto evidente che, in questa sede, non si vuole assolutamente entrare nel merito delle riconosciute competenze e della grande professionalità del neo consulente.
La questione è esclusivamente di carattere politico.
E infatti, sembra che il rigore imposto in tutta la nazione in Regione Basilicata non riesca ad attecchire, perché la consulenza al Dott. Nicola D’Agostino, economista a capo, fino al 2000, dell’Agenzia per l’impiego della Basilicata, è stata attribuita per redigere un documento di analisi preliminare, affiancando la struttura regionale responsabile dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro e delle altre strutture del Dipartimento Formazione e partecipare ad incontri, seminari e convegni sull’evoluzione del mercato del lavoro.
Ma, mi chiedo, non esiste già una commissione specifica sul lavoro con tanto di Presidente, componenti ( consiglieri regionali, forze sindacali ecc.) segretari e quant’altro? Se viene ravvisata la necessità di rafforzare il Dipartimento regionale, prima di chiamare nuovi consulenti, perchè non sopprimere l’inutile commissione?
In parole povere, senza procedere alla tanto auspicata ed attesa riforma e revisione della governance, senza pensare al grave stato di disagio che vive la Basilicata, senza tenere in debito conto i continui richiami della Corte dei Conti, si spendono 500 euro al giorno, per “analizzare” la situazione disastrosa dell’occupazione giovanile in terra lucana. O meglio della “disoccupazione” attestata al 48,3% (fonte CGIA Mestre) e del reiterato esodo dei lucani verso le città di altre regioni. Parcella esorbitante, somma giornaliera che per molti cittadini equivale al reddito mensile, alla pensione, al compenso di un contratto capestro di un giovane fresco di laurea, un vero e proprio “spreco ostentato” in tempi così grami.
Tutto questo mentre la Regione Basilicata secondo Confcommercio ha un numero eccessivo di impiegati rispetto al fabbisogno reale. Tutto questo mentre continue sono le notizie di licenziamenti e cassa integrazione.
Serve un serio cambiamento di rotta, una reale riforma strutturale del sistema pubblico, dall’alfa all’omega, una dimostrazione di cura verso i cittadini e i giovani in particolare, che sono oramai merce rara in Basilicata.
Senza temporeggiare, è ora di tagliare le consulenze già in atto, incidere profondamente nella spesa, rivalutare le competenze presenti in Regione Basilicata e guardare un po’ oltre i vetri di un palazzo sempre più distante dalla realtà dei cittadini, sudditi di un Re che ciba i propri vassalli fino al rigurgito e dimentica lo strazio dei poveri, oltre il fossato, per la pancia vuota.
Sollecito il Presidente Folino ad attuare quanto stabilito in ufficio di Presidenza, sollecito il Presidente De Filippo a presentare, urgentemente, al consiglio regionale la riforma della governance.
Nov 22
CHE C’ENTRA LA FOTO CON LE CONSULENZE E CON VENEZIA ?
dovete andare tutti a casa