Le aree a nord di Matera, tra il quartiere Piccianello, periferia e ingresso alla città, la vecchia via Appia, la tratta della ferrovia “appulo-lucana” e il Sistema delle cave settecentesche: sono state scelte da docenti e allievi del Dipartimento Architettura e sistemi urbani del Politecnico di Milano come luogo esemplare del difficile processo di trasformazione che la Città dei Sassi sta portando avanti in vista del ruolo di Capitale europea della cultura 2019.
L’esperienza si svolge in collaborazione e confronto con la Fondazione “Matera-Basilicata 2019” e il Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo (Dicem) e della facoltà di Architettura dell’Università degli studi di Basilicata, che ha già realizzato un lavoro per la riqualificazione urbana sul
rione Piccianello. Segue a seminari svolti dal Politecnico a Milano e ora a Matera con una settimana di ricerca sul campo.
“L’obiettivo del progetto è quello di sviluppare strumenti teorici e pratici, che possano
supportare specifiche azioni di tipo multiscalare che, partendo dalle relazioni con il vicinato e del suo contesto urbano, si estendano verso la dimensione del territorio e dei paesaggi complessi che circondano la citta’”.
Gli studi, che saranno oggetto di possibile elaborazione per gli enti locali verso Matera 2019, offrono utili spunti progettuali, come indicato in alcune tesi di laurea, per l’area dell’ex impianto molitorio e pastificio Padula-Barilla, nella filiera della alimentazione, nella riqualificazione ambientale, nelle soluzioni architettoniche e per ripensare e potenziare i servizi.