Lavoro di rete tra pubblico e privato, qualità dell’offerta nei servizi di accoglienza e promozione delle “leve” naturali come beni artistici e culturali, ambiente, gastronomia e sostenibilità: sono tra le priorità per lavorare a un progetto di settore per Matera capitale europea della cultura 2019 e per la Basilicata messe in evidenza dagli operatori economici che hanno partecipato al programma “Servizi di formazione e sensibilizzazione in materia di miglioramento della qualità dei servizi tra le diverse componenti della catena del valore del turismo”. Il progetto è promosso dall’Ufficio sistemi culturali e turistici della Regione Basilicata e realizzato dall’agenzia formativa “Innova.Menti” e le fasi conclusive sono stati illustrate nel corso di una conferenza stampa presso la Fondazione Sassi di Matera.
All’incontro hanno partecipato Mariafara Favia dell’Università della Basilicata, coordinatrice del progetto, Fabio Pollice del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello e Cinzia Dal Maso di Federculture insieme agli utenti (operatori privati della ricettività, operatori culturali, funzionari pubblici) che in questi mesi hanno preso parte alle diverse fasi dell’intervento, ovvero i workshop con testimonial nazionali, le lezioni frontali, le site-visit su aree competitive del sistema turistico nazionale, i mini-corsi di lingua inglese.
A seguire la presentazione degli vari risultati di progetto a cura dello staff di Innova.menti.
Patrizia Minardi, Dirigente Ufficio Sistemi culturali e turistici Regione Basilicata: “Oggi si conclude un percorso che ha inteso mettere allo stesso tavolo formativo soggetti del pubblico e del privati, accomunati dal medesimo impegno professionale nel comparto del turismo culturale. La valorizzazione delle aree interessate è servita a dare la misura dell’impegno necessario per mettere a valore un patrimonio vasto e variegato come quello lucano”.
Leccesi, potentini, neanche un MATERANO!