Nella tarda serata di lunedì 3 aprile presso l’assessorato alle attività produttive si è tenuto un incontro, da noi richiesto e sollecitato, tra Regione Basilicata, Confindustria, Apibas, Futura ambiente e OO.SS. di FIM e UILM al fine di trovare una soluzione per scongiurare il licenziamento di 12 lavoratori di Futura Ambiente, dovuto alla scadenza, il 4 aprile, della proroga del contratto di sorveglianza all’interno delle aree industriali concessa dalla regione Basilicata lo scorso gennaio.
Una lunga storia che si intreccia con il disastro dell’ASI e delle nuove pagine di APIBAS e, dunque, della legge regionale tanto discussa a suo tempo, che ha decretato il fallimento dell’ASI e la creazione del nuovo soggetto. Una riforma attesa da anni, anzi da circa mezzo secolo, necessaria per rimettere in moto le aree industriali, le missioni produttive all’interno di un quadro chiaro di gestione, sicurezza e manutenzione delle stesse che si è tradotto in Egrib, AQL, per quanto riguarda le acque industriali e i depuratori e APIBAS come gestore delle aree industriali.
Un quadro difficile, complicato, che ieri sera attraverso l’accordo raggiunto consente non solo di evitare il licenziamento dei 12 lavoratori ma soprattutto getta le basi di una nuova storia di rilancio delle aree industriali.
Il nostro auspicio è che suddetto accordo possa contribuire oggettivamente, fattivamente e finalmente a chiudere una lunga e travagliata vertenza e rendere attrattive e sicure le nostre aree industriali.
Infatti, aree industriali sorvegliate e sicure, sono lo specchio di una regione, e quando curate, rappresentano un territorio propulsivo e capace di attrarre nuovi investimenti.
Questo è l’obiettivo e noi come OO.SS. siamo decisi ad essere partecipi e partecipativi del cambiamento e del rilancio degli asset industriali.
Questo accordo è stato possibile grazie all’interazione tra tutti gli attori coinvolti, APIBAS/ASI con l’A.D. Dottor Vergari, Confindustria, Futura Ambiente ma soprattutto è necessario ringraziare il lavoro e l’impegno di tutto l’assessorato alle attività produttive, il suo Direttore e l’abnegazione dell’Assessore Galella che con caparbietà ha contribuito a rendere possibile qualcosa che sembrava irrealizzabile.