Si è tenuta martedì 16 giugno davanti ai cancelli dell’azienda, l’assemblea con tutti i lavoratori della Baomarc di Melfi.
All’assemblea, partecipata delle Segreterie Territoriali di Fim, Fiom, Uilm e Fismic, è emerso grande sgomento per la scelta incomprensibile dell’azienda. Chiudere lo stabilimento e trasferire produzione e lavoratori a Lanciano.
A tal proposito si è deciso di dichiarare lo stato di agitazione ad oltranza e di mettere in campo ogni azione utile, anche estrema, per arrivare ad una soluzione che preveda in modo netto il rientro dei lavoratori nel sito di Melfi.
Le Organizzazioni Sindacali, con I lavoratori, chiedono un intervento forte della Regione Basilicata, di FCA e di Confindustria di Basilicata, anche alla luce del contratto di sviluppo siglato qualche mese e della riconferma del piano industriale e degli investimenti relativi alla Compass e alle vetture ibride.
Non consentiremo che le multinazionali chiudano le fabbriche sul territorio.
Auspichiamo che nelle prossime ore ci sia la riconvocazione di un tavolo che riveda tale posizione e metta in campo azioni che permettano il rilancio del sito di Melfi.
Oggi Melfi, con i suoi lavoratori, con tutti i sacrifici fatti in questi anni, di flessibilità, grandi produzioni e qualità del prodotto, non può vedere smantellare parte del suo indotto, oggi c’è bisogno di scelte che vanno nella direzione non della mera riduzione dei costi ma anzi di un rilancio vero di tutta la componentistica.