“Accettare la soluzione data alla vertenza Datacontactcome l’unica possibile per garantire i posti di lavori e il mantenimento dell’unità produttiva a Matera non deve significare non continuare ad esercitare l’attenzione politico-istituzionale dovuta perché si possa programmare l’attività oltre l’anno di commessa Telecom per le due aziende subentrate a quella materana”. E’ il commento del consigliere regionale di Forza Italia Paolo Castelluccio che condividendo la posizione assunta dall’Ugl, il sindacato – sottolinea – che sin dal primo istante ha tenuto un comportamento fermo nell’interesse di lavoratori edell’ impresa materana, senza subire condizionamenti di sorta, evidenzia la necessità di monitorare tutti i passaggi delicati tra vecchia e nuova gestione sia sul piano contrattuale-retributivo che su quello imprenditoriale dello svolgimento della commessa. E’ evidente che resta l’amaro in bocca per quello che si poteva fare di più e che la trattativa al Mise non ha consentito di fare, specie se la trattativa fosse stata svolta a livello materano. Come è necessario verificare se la stessa logica prevarrà nei cambi di appalto realizzati dalle gare realizzate da Poste Italiane e Enel, per le quali, ad oggi, come denunciano i sindacati, si prospetta unicamente la strada del licenziamento per gli oltre 3000 lavoratori coinvolti. Non è irrilevante capire infatti se prevarrà invece la logica dei “due pesi e due misure” e quindi nel caso della vertenza Datacontact a risultare penalizzata sia solo l’impresa materana.E’ inaccettabile che, da un lato, un soggetto privato come Telecom accetti il confronto per rispettare le norme di civiltà inserite dal Parlamento nel ddl ‘Appalti’ mentre aziende con importante partecipazione pubblica quali Poste e Enel ad oggi non abbiano sentito la stessa esigenza, scaricando sul Governo e sulle Istituzioni locali migliaia di licenziamenti. Quello del call center Telecom – continua – è un servizio delicato ed importante per l’utenza che tra l’altro paga le stesse prestazioni erogate.Pertanto il confronto tra le parti deve continuare sia per garantire la prosecuzione della commessa e con essa il lavoro delle attuali maestranze materane che, in tutti questi anni, hanno dato prova di professionalità ed esperienza e di affidabilità, mettendo il management di Telecom in condizioni far conoscere in dettaglio il proprio disegno senza ricorrere a sotterfugi e a dilazioni e ricatti. Superata la “spada di Damocle” della scadenza del 31 marzo – dice ancora Castelluccio – possiamo fare un sospiro di sollievo ma non per questo dobbiamo abbassare la guardia per il pieno rispetto di tutte quelle norme inserite dal Parlamento nel DDL “Appalti”. Inoltre, con la vertenza Datacontact in gioco – conclude – c’è un primo step dello stato di attuazione del programma del Governo di investimenti necessari a favorire la digitalizzazione del Paese.”