Vertenza ex Tis e Rmi Basilica, sindacato Usb rivendica risultati raggiunti e abbandona il tavolo in Regione. Di seguito la nota integrale.
La USB a marzo 2023 chiedeva l’avvio di un progetto di forestazione per i circa 800 lavoratori già impegnati nei lavori di salvaguardia del territorio da parte dei comuni aderenti al progetto Ex TIS e RMI.
La richiesta da parte di tutti i parlamentari lucani e da parte della giunta di una legge nazionale che al pari di quanto previsto per i comuni della regione Calabria permettesse si sindaci di stabilizzare al di fuori delle piante organiche e dai limiti di spesa i lavoratori impegnati negli stessi progetti nelle varie tipologie di impegno.
Che si approfondisse la possibilità di mettere a carico dei ministeri utilizzatori i lavoratori impegnati nelle scuole ,nella procura e nei beni culturali.
Che nel frattempo si migliorassero le condizioni degli appartenenti alla platea con il riconoscimento di diritti fondamentali,a cominciare dalla malattia e con il riconoscimento di un bonus di 300 euro per adeguare il sussidio all’aumento generalizzato dei prezzi e delle bollette.
Oggi si sta parlando e si sta dando nei fatti attuazione alle proposte USB, che dall’inizio ha tacciato il progetto unico della forestazione di semplicismo e miopia, tenendo conto della complessità dei bisogni,delle aspettative e delle situazioni individuali.
Comunque un progetto per la fuoriuscita dalla precarietà già avanzato dalla USB dal 2019 chiedendo le stesse opportunità nella forestazione offerte ai lavoratori fuoriusciti dalla mobilità della platea A e che rappresenterà una risposta di occupazione per tanti lavoratori che accetteranno di aderire all’avviso pubblico , partendo con un contratto di 102 giornate lavorative come richiesto già dalla USB negli incontri di inizio 2024 per garantire il numero di giorni necessari al riconoscimento della disoccupazione agricola già dal primo anno lavorativo,mentre ancora si stavano proponendo le 87 giornate come contentino iniziale.
Una riunificazione in un’unica platea forestale di tutti i lavoratori impegnati a vario titolo in progetti di salvaguardia del territorio con l’assunzione a tempo indeterminato e un cambio di gestione rispetto all’attuale Consorzio Unico di Bonifica sono i prossimi obiettivi che la USB si propone di portare avanti in un settore in cui gli appetiti di potere sindacali impediscono una reale battaglia per la conquista di diritti, parità di condizioni e trasparenza nella gestione.
La U S B ha lasciato l’incontro quando le regole sulla gestione del tavolo tecnico sono state messe in discussione, sia sulla futura composizione del tavolo, prevedendo tavoli separati, sia sulla formazione del verbale di incontro in cui non venivano esplicitate le varie posizioni e le richieste ,visto che non si trattava di un verbale di accordo in cui i non firmatari dovessero esplicitare con una nota a verbale la mancata firma e la propria posizione.
Prima di questo la USB è tornata a sollecitare il riconoscimento della malattia, partendo dalla constatazione che tale diritto viene riconosciuto anche ai lavoratori impegnati nei Progetti Utili alla Collettività previsti all’interno dell’attuale normativa sull’assegno di inclusione e dal supporto per la formazione e lavoro.
Una delibera di giunta del 2017 è la normativa invalicabile su cui ci si basa per privare del sussidio durante i giorni di malattia,e anche di cure oncologiche e di ricovero, i lavoratori. Davvero una mancanza di iniziativa intollerabile da parte della regione per risolvere questo problema e anche da atteggiamenti di vuota supponenza da parte di qualche sindacalista che sostiene l’obbligo di presenza per poter percepire il reddito senza tener conto di tutta la normativa nazionale di riferimento.
Ma a volte fa piacere dare aria alla bocca,come quando si propone di munire di una lettera di “raccomandazione”dell’ ARLAB i lavoratori per presentarsi ai Caf chiedendo di non tenere conto del sussidio ricevuto nella compilazione dell’ISEE.
Annaspiamo nell’improvvisazione e nella faciloneria: siamo ai mi manda Picone.