Fim, Fiom e Uilm in una nota congiunta affrontano le questioni legate alla vertenza Ferrosud e dichiarano: “Il tempo è finito”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
In data odierna si è tenuta davanti i cancelli dello stabilimento Ferrosud l’assemblea di tutti i lavoratori, assemblea convocata per discutere della gravosa situazione aziendale che necessita di risposte industriali urgenti anche alla luce della torbidità di tutta la suddetta vertenza.
È necessaria una convocazione urgente da parte del Mise perché riteniamo che solo in quella sede sia possibile trovare le risposte necessarie per il mantenimento dei livelli occupazionali e per un rilancio vero di questa storica azienda materana.
La politica regionale e quella nazionale devono assumersi ognuno le proprie responsabilità perché la Vertenza Ferrosud nasce in un settore – quello ferroviario – dove sono previsti ingenti investimenti, 94 miliardi di euro, nel piano nazionale 2017/2026.
Basta con il rimbalzo delle responsabilità. Basta finti e/o presunti imprenditori. È semplicemente l’ora della verità… il tempo è finito!!!
Matera vivrà un anno significativo, l’anno della capitale europea della cultura, ma purtroppo alcuni suoi concittadini non potranno festeggiare questo importantissimo evento perché la mancanza di certezze, la mancanza di un lavoro certo, la mancanza della serenità famigliare, sono elementi fondamentali per ciascun lavoratore, per ciascun uomo.
Per questo motivo sabato 19 gennaio in occasione dell’inaugurazione di questo evento, i lavoratori manifesteranno sotto la Prefettura affinché la politica – oltre alle passerelle – possa essere portatore di risposte che debbano necessariamente rilanciare la Ferrosud; chiediamo al contempo che Sua Eccellenza il Prefetto di Matera possa intervenire nei confronti del governo nazionale affinché la convocazione ministeriale, indispensabile per una risoluzione positiva di questa vertenza, possa arrivare.
Noi non ci arrendiamo e non ci arrenderemo.
I lavoratori della Ferrosud non si arrenderanno fin quando non verrà trovata una soluzione concreta che possa salvare il lavoro e i lavoratori.