É il concetto ribadito dall’assessore alle Attività produttive della Regione Basilicata Raffaele Liberali nel corso del tavolo istituzionale sullo stabilimento di Matera tenutosi questa mattina in via Anzio, alla presenza dei sindacati e di Confindustria. Assente la proprietà dell’azienda che si occupa di produzione di materiale rotabile ferroviario.
L’incontro è stato un’utile occasione per fare il punto sull’evoluzione della vertenza, soprattutto per quanto riguarda la chiusura della procedura di concordato preventivo, condizione essenziale per la piena ripresa produttiva dell’azienda.
La questione è di competenza del Ministero dello Sviluppo economico (Mise) con cui la Regione Basilicata ha contatti costanti per seguire il procedere della vertenza.“Ed è proprio al Mise – ha assicurato Liberali – che sarà richiesto un nuovo incontro istituzionale per avere un quadro chiaro ed esaustivo della situazione”.
L’assessore, infine, nel riaggiornare il tavolo, ha dato assicurazione alle parti sociali che seguirà da vicino con la proprietà le vicende dal punto di vista occupazionale, ivi compreso il quadro del ricorso agli ammortizzatori sociali per una parte dei lavoratori.
Ferrosud, Giordano e Tancredi (Ugl): “Angosce sul futuro dei lavoratori”
“Un’azienda che non offre prospettive non può essere considerata volano di sviluppo per il territorio.” I segretari regionali dell’UGL Basilicata Giuseppe Giordano e Giovanni Tancredi, mostrano perplessità sulla questione Ferrosud, attraversata anche in questi ultimi incontri consumati in Regione, da nuove e pressanti angosce sul futuro dei lavoratori. Bisogna passare dalle parole ai fatti, scoprire quanto difficile sia ripristinare un livello di garanzia e sicurezza nell’azienda a rischio chiusura. Emblematico, in tal senso è e resta tale vicenda che continua a muoversi su un terreno ricco di difficoltà con le ipotesi di un suo rilancio sempre appese ad un tenue filo di speranza. In bilico sono posti di lavoro, tante famiglie disperate con un solo unico destino che li lega tra loro: disintegrazione, lenta e tormentata, di una delle realtà occupazionali più importanti del Materano. Sin dalle origini della crisi dell’azienda – hanno sottolineato i Segretari dell’UGL Tancredi e Giordano– abbiamo manifestato forti dubbi circa la possibilità che la stessa riuscisse ad attuare un piano industriale credibile e, soprattutto, positivo. A oggi nessuna certezza, solo ennesime vacue promesse. La Ferrosud – proseguono – è un’emergenza, il rammarico rimane per la situazione, le Istituzioni sono state sino ad ora inoperose e incapaci di affrontare tale vicenda con la dovuta determinazione del caso, facendola arrivare ad uno stato comatoso e compromettendo il futuro di tutte le famiglie. La questione è di competenza del Ministero dello Sviluppo economico (Mise) ma questo Governo è incapace di affrontare qualsiasi problematica occupazionale considerato che Renzi ha depennato il Sud dalla sua agenda politica. La regione Basilicata – concludono Giordano e Tancredi – dica anch’essa la verità ossia, non potrà assicurare nulla tranne che consumare un’ennesima passeggiata verso Roma”.