Il disinteresse imbarazzante delle Istituzioni Regionali verso la vertenza Ferrosud rischia di condannare alla chiusura uno stabilimento che sta cercando di reperire commesse per garantire continuità occupazionale e lavorativa preservando un’attività industriale storica del materano.
Nella giornata dell’11 marzo u.s, si è avuto un confronto in Confindustria con l’azienda e il Consorzio Industriale da cui si è acquisita la certezza della messa in sicurezza del binario che consente di mettere in collegamento la produzione aziendale coi vari committenti.
Un risultato questo non scontato, frutto dell’impegno profuso, sin dal suo insediamento, dal presidente del Consorzio Industriale, senatore C. Chiurazzi che, recependo le sollecitazioni del sindacato, nei due incontri avutisi in Dicembre 2014 e gennaio 2015, si è attivato per reperire le risorse per eseguire i lavori necessari a rendere fruibile e sicuro il binario.
Continua però a mancare il supporto Istituzionale. Da diversi mesi le OO.SS. hanno sollecitato la Regione ad intervenire sul MISE per riprendere il confronto su un tema fondamentale per la vita dello stabilimento Ferrosud.
IL 16 settembre 2014, presso il Mise ebbe luogo un incontro in cui, presenti le OO.SS., l’azienda, il Comune di Matera, la Provincia di Matera, e assente la Regione, il Mise, nel convincimento che fosse importante mantenere questa realtà produttiva e i suoi livelli occupazionali, si determinava, con apposito verbale, ad attivarsi per comprendere la fondatezza sostanziale delle motivazioni dell’opposizione da parte del Commissario Casilli, società Cometi in Amministrazione Straordinaria, alla chiusura del concordato preventivo.
I tempi per attuare tale verifica erano indicati nel verbale come immediati. Ma invece sono trascorsi più di 7 mesi senza che si sia avuto alcun riscontro.
CGIL CISL UIL, unitamente a FIOM FIM UILM Matera e alla RSU dello stabilimento, chiedono al Presidente della REGIONE Basilicata e all’Assessore alle Attività Produttive di convocare con urgenza un incontro in cui coinvolgere la PROVINCIA di Matera e il Comune di Matera, l’azienda, il Consorzio Industriale. Urge confrontarsi e al contempo attivarsi affinchè il MISE convochi, a sua volta, con la massima urgenza un incontro che dia riscontro a quanto lo stesso MISE si era impegnato a verificare.
Tra i lavoratori c’è preoccupazione e stato di agitazione che potrebbero sfociare, nei prossimi giorni, in azioni di protesta.