In relazione alla vertenza dei lavoratori ex Industrie del Basento, azienda storica ma purtroppo dismessa dell’area industriale di Potenza, le Segreterie Regionali di FIM FIOM e UILM, unitamente ai lavoratori, nella giornata di domani, a partire dalle ore 9.30 presso i cancelli ex Industrie del Basento, terranno un presidio e una assemblea dei lavoratori per denunciare il disimpegno, non solo politico ma anche di carattere morale e sociale, di una imprenditoria o meglio di un gruppo di imprenditori che, nonostante gli impegni assunti all’epoca nei tavoli regionali, ad oggi non hanno mantenuto nessun impegno.
Questi lunghi anni sono stati caratterizzati da progetti mai realizzati, da rimbalzi di responsabilità, da tavoli regionali, comunali e prefettizi, dove purtroppo si registrava e si registrano ancora oggi solo rimbalzi di responsabilità – vergognosi – che dimostrano come il valore del lavoro e dei lavoratori purtroppo è semplicemente il corollario o il corollario di un sistema politico e industriale che non è stato capace di dare nessuna risposta in termini di rioccupazione di circa 20 unità.
La storia dei lavoratori di ex Industrie del Basento è una storia infinita, di una azienda dismessa, di accordi ministeriali e regionali non rispettati e soprattutto registriamo che oltre il danno nelle prossime ore si consumerà, a poca distanza da quei cancelli di Industrie del Basento, la beffa, l’ennesima beffa per i lavoratori, visto che gli imprenditori, che hanno e avevano un impegno di riassunzione di quelle 20 unità, festeggeranno l’avvio di una nuova missione produttiva che poteva e doveva rappresentare una prima risposta di rioccupazione per le suddette unità.
Invece nulla di fatto, nel silenzio assoluto, di richieste di incontro inascoltate, e soprattutto di un rimbalzo di responsabilità non più tollerabile che rappresenta esattamente la fotografia di questa ennesima vertenza che necessita, visto il sollecito di richiesta di incontro in Prefettura, di trovare una soluzione ovvero la rioccupazione dei lavoratori.
Giovedì 11 aprile 2019 alle ore 9.30 si terrà il presidio e l’assemblea dei lavoratori ex Industrie del Basento nella zona industriale di Potenza.
Ex Industrie del Basento, Simonetti (CSERES): “Dopo 15 nessuna riallocazione dei 20 lavoratori mentre incombe l’affare speculativo del secolo”
Giovedì 11 aprile manifesteranno i 20 ex lavoratori delle Indistrie del Basento che dovevano essere riutilizzat nell’area ex Magneti Marelli con un accordo stipulato nel 2004, dagli acquirenti del sito che dovenano realizzare una piattaforma logistica agro alimentare con 120 occupati. L’impianto non e stato mai realizzato. L’obbiettivo era diverso. Lo spiegheremo piu’avanti.
Dal 1 gennaio2019 doveva esserci il passaggio dall’Asi al Comune di Potenza di gran parte dell’agglomerato industriale della Citta’:la podesta programmatoria e urbanistica doveva essere da Comune. In questo quadro la speculazione edilizia, che ha gia’distrutto e cementificato l’area destinata ad attivita’produttive, ha tentato di mettere a segno l’affare del secolo:35.000. mq di uffici direzionali, immobili per nuovi supermercati ed altro. Il progetto approvato inizialmente dall’Asi e dalla Regione nel 2004 riguardava un centro intermodale logistico per l’agro – alimentare per 120 posti di lavoro e per il recupero del personale ex Industrie del Basento.
Dopo 14 anni l’iniziativa e’stata completamente trasformatain in progetto per uffici direzionali, supermercati ed altro su diverse decine di ettari e mega cubature.Nel contempo sono rimasti senza reddito 28 lavoratori che secondo la proposta dell’assessore Cifarelli possono trovare spazi in misure della Regione.
il Dipartimento Sviluppo ha convocato negli scosi mesiuna conferenza di servizio per discuttere pianificazione e relativa strumentazione.In concreto aumento di cubature, contenzioni e modifica delle attuali norme che utilizza l’Asi per gli insediamenti nell’ambito di piani scaduti da anni e tenuti in vita con marchigegni da emendamenti alle leggi di bilancio e di risanamento delle Asi.
Intanto il Commissario dell’Asi, dopo aver firmato il protocollo con il Comune di Potenza e confezionalto il piano di risanamento halasciato l’incaricoed e’stati nominato il quinto Commissario negli ultimi dieci anni,ora prorogato per altri due mesi.
In questi ultimi anni e’ continuato il mercato dei fitti e dei passaggi di proprieta’ degli immobili mentre un centinaio di capannoni sono inutilizzati in tutta la regione per fallimenti, mancato inizio delle attivita’, passaggi , cambi d’uso, truffe di pseudo -imprenditori, impianti solari di 4,5 MW autorizzati e allocati a terra in area industriale attrezzata .
I Consorzi nati con le politiche della Cassa del Mezzogiorno si limitano ormai a produrre debiti, a non utilizzare a pieno le professionalita’ dei dipendenti per la missione definita ultima legge in vigore, a gestire qualche appalto finanziato dalla Regione. (saranno ricordati a memoria d’uomo i binari morti di Tito e Baragiano paradiso delle erbacce e che non vedrano mai un treno)
Si sviluppano ulteriormente le attivita’ di certificazione “notarili” connessi alla presa d’atto del mercato immobiliare nelle aree industriali che si espanderanno geometricamente in quella di Potenza ed in altre a seguito delle variazioni d’uso , delle cubature specialmente nel capoluogo .
. Questa pratica non aiuta lo sviluppo della base produttiva , non promuove il recupero dei livelli occupazionali e di sistema , non attrae investimenti nazionali e stranieri .
In buona sostanza e’ ancora inpiedi, nonostante alcune decisioni dell’Asi di Potenza,una costosa ”fabbrica del debito” e dell’uso immobiliare delle aree. Risultato: almeno 2800 lavoratori che utilizzavano gli ammortizzatori sono disoccupati. A Potenza,la citta’ del ” potere del cemento”,con gli immobili e aree dismesse, realizzano cubature da 1/3 senza il pagamento degli oneri di urbanizzazione!
Dopo una affannosa ricerca e acquisto di aree verdi anche della Chiesa, immobili e terre del demanio,si sta cercando,come abbiamo ricostruito, di effettuare,nell’area ex Magneti,la piu’ grande colata di cemento che la storia ricordi con cubature maggiori.
Altro che parco de Basento: sono previsti35.000 mq(ora sono circa 12 mila) di manufatti nell’area ex Magneti Marelli con siti recentemente incorporati,per fare cubatura, con l’avallo dell’ASI.
Un colpo finale anche al commercio cittadino, all’ambiente ed al paesaggio. Che per il momemto e’bloccato.
Ricordiamo:si dovevano approvare i Piani di Risanamento per 10 misure di intervento e non attuati in questi anni . Risultao niente diritto di prelazione di aree e immobili, di riacquisto e riuso, cose importanti gia’ previste da tempo nelle leggi in vigore e nei regolamenti dei Consorzi e non attiati nonostante la previsione legislativa in capo all’articolo 63 della legge 448/1998 che permette di riacquistare aree e stabilimenti non utilizzati o con cessata attivita’, (comprese quelle in attivita’ concorsuali) a prezzi decurtati dai contributi pubblici assegnati a suo tempo e utilizzando anche i mutui della Cassa Depositi e Prestiti. Immaginiamo cosa si poteva in tante aziende inutilizzate.
La soluzione concreta, un unico Consorzio industriale e la gestione condominiale degli agglomerati da parte delle imprese allocate per la gestione dei servizi e dei costi, non è stata persequita.
Un fatto è certo ad oltre mezzo secolo dalla cassa per il mezzoggiono un Ente non puo’ lavorare per qualche appalto,garantire ,la depurazione ,qualche taglio e pulizia delle erbacce e delle strade,la luce.
Si tratta a pochi mesi dalla fine dal rinnovo del Consiglio Regionale di fermareulteriori attivita’speculative e distruttive.
Tocca al Comune di Potenza, che si appresta a gestire l’area dismessa dall’Asi, di preparare un futuro diverso anche per assicurare parità di trattamento urbanistico e tentare di dare prospettive agli artigiani e alle imprese serie che non cercano l’affare con la cementificazione ulteriore ma con il riuso e la combinazione con la tutela del territorio e l’ambiente.