La Uilm informa che lunedi 19 ottobre 2020 a partire dalle ore 8 i lavoratori della Giuzio SRL sciopereranno, presidiando ciascun impianto delle aree industriali della Provincia di Potenza, a seguito del mancato pagamento del 50% della retribuzione di agosto e dell’intera mensilità di Settembre. Di seguito la nota integrale
Purtroppo ancora una volta, nonostante l’ultimo incontro svoltosi in Prefettura, alla presenza di Sua Eccellenza il Prefetto, “l’irrisorio” impegno assunto dal consorzio Asi, ovvero quello di trasferire 100.000 euro alla Giuzio, non è stato finora mantenuto, e dire che avrebbe garantito almeno il saldo della retribuzione di agosto per i lavoratori.
È inevitabile dunque che le Organizzazioni Sindacali, che si erano impegnate a sospendere le azioni di sciopero a seguito del pagamento almeno del 50% della retribuzione di agosto,mettano in campo le azioni di lotta e di sciopero proclamate in data 29 settembre.
Apprendiamo nelle ultime ore, attraverso le pagine della stampa locale, che il problema per alcuni è quello di discutere se sia legittimo querelare esponenti sindacali piuttosto che la politica lucana si interessi a come risolvere i problemi dei lavoratori.
Oltre ad avere le mani legate, oltre a dire “non ho un soldo”, tra poco in questa Regione ci verrà applicata anche la censura, perché denunciare la realtà scomoda purtroppo per qualcuno è da irresponsabili.
L’irresponsabilità ed il fallimento complessivo della politica lucana sta proprio nella gestione del consorzio Asi e come sempre le Organizzazioni Sindacali metalmeccaniche lucane guardano la realtà a prescindere dal colore politico e hanno come unico scopo la tutela del lavoro e dei propri lavoratori.
Altresì comunichiamo a Sua Eccellenza il Prefetto, cosi come previsto dalle norme vigenti, che verranno garantiti i servizi minimi essenziali, ma ovviamente il numero esiguo di lavoratori presenti negli impianti non potrà garantire ai grandi player della regione a partire da Eni, Ferrero e Fca nessuna attività di produzione.
Ancora una volta andrà elogiata la responsabilità dei lavoratori che, oltre a presidiare gli impianti dall’interno, come previsto dalla norma, garantendo dunque i servizi minimi essenziali, presidieranno i cancelli di tutte la aree industriali della provincia di Potenza, perché in Italia ed in Basilicata il diritto allo sciopero è ancora, fortunatamente, un diritto dei lavoratori e nessun bavaglio, di nessun colore politico, potrà cancellarlo.