Questa mattina, si è tenuto, in modalità video conferenza, un ulteriore incontro tra Regione Basilicata, Confindustria Basilicata e Organizzazioni Sindacali, relativo alla procedura di mobilità e dunque al licenziamento collettivo dei lavoratori della Giuzio, che operavano per conto dell’Asi e oggi per conto di Acquedotto Lucano, nella gestione delle reti idriche delle aree industriali della Provincia di Potenza.
È complicato riassumere, ci vorrebbero tante, anzi troppe pagine, ma la vertenza ha un filo comune: quello delle inadempienze, dei disimpegni, delle prese per i fondelli, del mancato rispetto delle norme, dell’etica e di ogni cosa che caratterizzi un paese civile.
Tornando a noi, ovvero alla famosa riforma delle aree industriali, e dunque alla messa in liquidazione del consorzio Asi e del relativo trasferimento delle attività essenziali all’acquedotto lucano e all’API BAS, siamo di nuovo in un vicolo cieco.
Di API BAS nessuna notizia tranne la nomina dell’amministratore unico, ed il trasferimento delle attività essenziali all’acquedotto lucano, che a sua volta le ha affidate in proroga per 6 mesi, come previsto dalla legge regionale, alla ditta Giuzio la cui scadenza è fissata per il 12 settembre 2021.
Ad oggi ci ritroviamo in mezzo ad una strada soli; politica, prefettura ed Acquedotto sono assenti, e l’assenza di costoro la pagano i lavoratori non solo coinvolti nel possibile licenziamento collettivo ma anche senza alcuna garanzia del pagamento dei prossimi stipendi.
Ricordiamo ai “fantasmi” ed agli “assenti” che i lavoratori della Giuzio vantano tra l’altro anche il pagamento di alcune mensilità arretrate, quelle di Gennaio e Febbraio, legate al carrozzone Asi e alla sua liquidazione.
Siamo stanchi di assistere a tavoli monchi e soprattutto è vergognoso il silenzio delle istituzioni regionali e governative visti gli impegni assunti da tutti costoro.
Noi non aspetteremo un minuto in più, i tavoli, quelli veri, dovremo conquistarceli e per questo motivo, a fronte delle ripetute mancanze di risposte, è stata avviata la procedura di sciopero, legata ai servizi essenziali, di tutte le maestranze per i giorni 13-20-27 settembre a partire dalle ore 8.00 alle ore 17.00, il ché determinerà il blocco di tutte le attività industriali della provincia di Potenza.
Al contempo, il 6 settembre a partire dalle ore 9.00 si terrà sotto la Prefettura di Potenza un’assemblea /sit in dei lavoratori della Giuzio, per ricordare alle istituzioni gli impegni assunti e soprattutto che le richieste di incontro vanno evase, perché necessarie per risolvere definitivamente questa vertenza trentennale, al fine di rendere oggettivi gli impegni assunti in precedenza. Chiediamo a Sua Eccellenza il Prefetto di essere ricevuti per ascoltarci e soprattutto chiediamo la convocazione di un tavolo presso la Prefettura con tutti gli attori di questa vertenza a partire dalla Regione Basilicata, Egrib, Acquedotto Lucano, API BAS e Consorzio Asi.
Ago 27