Vertenza lavoratori Lgs, sindacati Uilm e Fismic: “Un piccolo passo in avanti”. Di seguito la nota integrale.
Questa mattina, presso il dipartimento delle attività produttive della Regione Basilicata, si è tenuto l’esame congiunto relativo alla richiesta di cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale dei lavoratori della LGS, azienda di logistica che opera all’interno dell’indotto Stellantis.
Un piccolo passo in avanti rispetto al possibile licenziamento dei lavoratori a causa della dismissione delle attività annunciata dal committente Sit nei confronti del subappaltatore LGS; decisione questa che ha trovato da subito una risposta dalle Organizzazioni Sindacali e dai lavoratori attraverso lo stato di agitazione e lo sciopero di tutte le maestranze.
Lavoratori che, ancora oggi, sono in sciopero in attesa del prossimo incontro con il gruppo Sit presso Confindustria Basilicata, calendarizzato per martedì 28 marzo, al fine di ripristinare le condizioni industriali che consentano, in questa fase difficile e di cambiamenti epocali, di mantenere i lavoratori all’interno dell’azienda LGS ed evitare dunque lo spettro dei licenziamenti.
In tal senso, questa mattina, è stato raggiunto l’accordo che prevede l’utilizzo dell’ammortizzatore sociale straordinario a rotazione per tutti i lavoratori della LGS e ciò non significa, ovviamente, la risoluzione del problema ma certamente significa evitare i licenziamenti che sembravano già cosa fatta nelle scorse ore.
È necessario da subito, senza perdere tempo, continuare ad investire Stellantis delle gravi problematiche legate al comparto della Logistica acuite dalla decisione di internalizzare parte delle attività all’interno stesso di Stellantis.
Non è solo un fatto di monitoraggio ma è necessario ed urgente entrare e discutere con Stellantis relativamente alle nuove commesse ed alle nuove gare relative alla logistica che si stanno materializzando e che possono e devono essere opportunità industriali per il futuro al fine della rioccupazione degli eventuali esuberi.
È necessario conoscere e qualificare queste opportunità in termini economici, dunque industriali, ed occupazionali perché solo così potremo trovare, non ricette miracolose e né tanto meno le chiacchiere di alcuni, ma dare risposte certe ai lavoratori.
Il presidio dei lavoratori continuerà ma, allo stesso tempo, riteniamo che ognuno, parti sindacali, parti datoriali e Stellantis, debba fare la miglior parte al fine di traghettare questo momento, di una vera e propria rivoluzione industriale, di cui ancora oggi purtroppo si fa fatica a conoscere le relative demarcazioni.
Martedìcontinueremo con abnegazione e con intelligenza a rappresentare al meglio i lavoratori, come sempre in presenza, ai tavoli, e non virtualmente e semmai “distratti” come coloro i quali sono bravi a puntare il dito o a fare un articoletto di stampa; questa è la differenza!