Nel tardo pomeriggio di ieri, si è tenuta un’assemblea retribuita, in presenza, di tutti i lavoratori della Nico, azienda operante nel Centro Oli di Viggiano, che lo scorso 31 agosto non ha rinnovato 12 contratti a tempo determinato.
Il mancato rinnovo è dovuto esclusivamente alla riduzione delle attività da parte di Eni, scelta che, come più volte detto, consideriamo scellerata ed incauta, in quanto causa di una crisi sociale e occupazionale all’interno del Centro Oli di Viggiano.
L’ultima riunione tenutasi in Regione, alla presenza dell’assessore Cupparo, ha visto l’assenza di Eni, che del tutto provocatoriamente ha inviato una nota alla Regione Basilicata; affermando che i problemi occupazionali sono problemi aziendali, senza pertanto tener conto – e questa è la provocazione – che i mancati rinnovi sono da attribuire alle loro scelte unilaterali degli ultimi mesi.
La soluzione al mancato rinnovo dei contratti non è la Naspi, la soluzione a questa vertenza è solo una: il reintegro di tutti i lavoratori perché noi non vogliamo vivere di ammortizzatori sociali, i lavoratori non vogliono vivere di sostegno reddituale, i lavoratori vogliono alzarsi alle sei di mattina per lavorare le proprie otto ore, i lavoratori sono consapevoli, all’unanimità, che la vita non ha senso o ne ha poco se non si ha la possibilità di lavorare.
Questo è il valore del lavoro e la dignità dei lavoratori, e se qualcuno crede che si possano calpestare entrambe sbaglia di grosso.
C’è un’ultima chance per evitare che la bomba sociale all’interno del Centro Oli di Viggiano esploda: il tavolo del 10 settembre, convocato dalla Regione Basilicata, con Eni, aziende dell’indotto, parti sindacali e amministrazioni comunali, tavolo da cui esigiamo le risposte per il mantenimento dei livelli occupazionali.
A chiusura del tavolo ed in considerazione di quanto emergerà, decideremo insieme ai lavoratori della Nico le azioni conseguenziali, azioni che diventeranno patrimonio di tutti i lavoratori dell’indotto Eni di Viggiano perché come già detto più volte la vertenza del singolo è la vertenza di tutti.