Nel primo pomeriggio di mercoledì 22 settembre in concomitanza con il Consiglio Regionale si è tenuto il sit-in organizzato da FIM FIOM e UILM unitamente ai lavoratori TFA (ex Firema) necessario a seguito della decisione della direzione aziendale di chiudere lo storico stabilimento lucano sito nell’area industriale di Tito Scalo.
Avevamo già espresso, attraverso un precedente comunicato, la nostra volontà di esporre al Consiglio Regionale non solo tutte le preoccupazioni dei lavoratori che tra qualche mese dovranno accettare o il licenziamento o il trasferimento nel sito casertano di TFA, ma anche le proposte affinché si possa uscire da questa “non vertenza” visto che il settore ferroviario è, e sarà, oggetto di ingenti investimenti pubblici e privati.
Ci sono tutte le condizioni per non disperdere, da un lato, un ulteriore patrimonio professionale/sociale rappresentato dai lavoratori, e dall’altro il valore di un settore strategico per il mondo e dunque, anche per la nostra regione visto il secolare isolamento.
Ringraziamo il Presidente Bardi e tutto il Consiglio Regionale di averci ascoltato, questa volta, e soprattutto di aver predisposto nell’immediato una mozione urgente di tutto il Consiglio Regionale che fa sintesi delle proposte condivise al tavolo di confronto a partire da una necessaria cabina di regia, relativamente al settore ferroviario, agli investimenti regionali/nazionali/europei perché a differenza di altre regioni la Basilicata ancora oggi acquista treni realizzati altrove pur avendo stabilimenti storici in loco ed un indotto florido di circa 450 persone.
Non di chiudere ma di sviluppare il settore, di avere contezza del futuro, e soprattutto come abbiamo chiesto al Presidente Bardi di delineare, senza ulteriore perdita di tempo, le linee strategiche regionali al fine di canalizzare nella giusta direzione le risorse già disponibili per la nostra Regione.
Bisogna insomma crederci e programmare, solo cosi eviteremo di perdere le sfide del futuro, altrimenti i 30 lavoratori di TFA saranno solo i primi di una lunga lista.
Dal tavolo regionale inoltre il Presidente Bardi si è impegnato, a fronte di un “punto industriale interno alla nostra regione”, a convocare TFA e al contempo a riunire tutte le forze produttive in primis nell’area industriale di Tito Scalo, unitamente all’Amministratore dell’APIBAS al fine di individuare un possibile percorso di ricollocazione di tutte le risorse di TFA.
Il 12 ottobre si terrà un nuovo Consiglio Regionale in cui sarà discussa la mozione urgente, siglata ieri, relativa alla vertenza dei suddetti lavoratori e il nostro auspicio è che davvero si passi dalle parole ai fatti.
Noi il 12 ottobre saremo li, in presidio sotto la Regione per ascoltare, ma auspichiamo soprattutto di registrare i primi passi verso la soluzione per i nostri lavoratori.
La Basilicata deve procedere, a passi lunghi e ben distesi, solo cosi potremmo essere pronti ai cambiamenti di oggi e domani, che caratterizzano e caratterizzeranno tutto il tessuto industriale del nostro Paese.