La Filca Cisl di Basilicata esprime grande preoccupazione per la situazione dell’azienda Natuzzi. A rischio centinaia di posti di lavoro. Dopo immani sforzi per arrivare ad un piano di riorganizzazione che al suo traguardo avrebbe dovuto rilanciare l’azienda stessa facendola uscire finalmente dalle secche degli ammortizzatori sociali che perdurano da circa 20 anni, ci ritroviamo a dover affrontare, oltre alla crisi globale, anche il mancato pagamento, da parte di Invitalia, di una tranche importante relativa al piano, nonostante gli ingenti investimenti già effettuati dall’azienda stessa. Tale ritardo rischia di vanificare tutto il lavoro ed i sacrifici fatti e costringerebbe l’azienda a rivedere il piano e purtroppo anche il numero degli esuberi che sarebbero in aumento rispetto ai già 400 attuali. A tutto ciò si aggiunge anche la mancata proroga, da parte del Governo, del contratto di espansione, strumento che avrebbe consentito a tanti lavoratori del gruppo di accedere alla meritata pensione e all’azienda di assumere giovani creando così nuove opportunità di lavoro sui territori, oltre a ridurre drasticamente il numero stesso degli esuberi.
E’ chiaro che la Basilicata non può permettersi alcuna perdita di posti di lavoro,ne’ che una vertenza così importante, passi in secondo piano, tanto più che il gruppo Natuzzi conta circa 2000 persone sul territorio italiano.
Pertanto, la Filca Cisl di Basilicata auspicando la rapida convocazione di un incontro al MIMIT, chiede, non solo ai lavoratori della Natuzzi, ma anche a chiunque ha a cuore il futuro di questa regione, di partecipare alla Manifestazione indetta dalle Organizzazioni Sindacali il giorno 22/03/2023 che si terrà a Roma sotto il MIMIT, affinché questioni burocratiche non blocchino, ancora una volta, azioni concertative faticosamente conquistatetese a salvaguardare le famiglie ed i territori.