Riportiamo di seguito la nota di Flc Cgil matera
sottoscritta da Eustachio Nicoletti in cui sottolinea che anche il nuovo anno scolastico, si aprirà con tutte le difficoltà che in questi anni che hanno ridotto il sistema scolastico in una condizione di emergenza e organizzativa, didattica e finanziaria. Di seguito la lettera inviata ai rappresentanti delle istituzioni e alla nostra redazione.
Al Prefetto di Matera
Al Presidente della Giunta Regionale
All’Assessore regionale alla Formazione
Al Presidente della Giunta Provinciale di Matera
Ai Parlamentari
Al Direttore Generale
Ufficio Scolastico regionale
Potenza
Al Dirigente
Ufficio Scolastico provinciale
Matera
Ai Sindaci dei Comuni della provincia di Matera
Ai Dirigenti scolastici
Ai mezzi di comunicazione
Il nuovo anno scolastico, ancora una volta, si aprirà con tutte le difficoltà che in questi anni che hanno ridotto il sistema scolastico in una condizione di emergenza organizzativa, didattica e finanziaria.
I provvedimenti governativi degli ultimi anni, infatti, hanno determinato una pesante riduzione del servizio scolastico sia in termini di efficienza che
di efficacia e qualità. A farne le spese sono state,
e sono, soprattutto le scuole del mezzogiorno.
Gli annunci estivi da parte dei diversi componenti del Governo e dello stesso Presidente del Consiglio, che
anticipavano interventi epocali che avrebbero riformato l’assetto del sistema scolastico, si sono sgretolati al vento lasciando le scuole in affanno per cercare di garantire il diritto costituzione all’istruzione e alla formazione per tutti i cittadini.
Le scuole saranno costrette ad affrontare le svariate e numerose problematicità sul versante dell’organizzazione e
su quello delle attività didattiche a seguito dei tagli agli organici, dei nuovi ordinamenti e della carenza di risorse.
Questo a partire della considerevole riduzione delle risorse professionali ed economiche assegnate alle scuole senza alcuna valutazione né su quali sarebbero state le conseguenze dei tagli né su quali misure si sarebbero dovute adottare per garantire l’ordinario funzionamento delle attività.
Il personale tutto della scuola pubblica, con l’encomiabile senso di resposabilità che in questi ultimi anni lo ha caratterizzato, si troverà ancora una volta
a fronteggiare sia le grandi difficoltà
organizzative che la giusta protesta di
studenti e genitori, al ripetersi di situazioni di disagio
che portano alla riduzione qualitativa/quantitativa dell’offerta scolastica, stigmatizzano con estrema negatività.
Nella Provincia di Matera, anche quest’anno la
fase delle operazioni di adeguamento dell’organico di diritto alle situazioni di fatto ha determinato una ulteriore situazione di sofferenza ch
e si è tradotta in:
1)
mancata attivazione delle terze classi serali (ITCG Olivetti, ITCG Bernalda, ITCG Tursi, ITAS Marconia) e della Classe carceraria nella Casa Circondariale di Matera;
2)
accorpamento delle classi autorizzate in organico di diritto;
3)
eliminazione del tempo pieno e tempo prolungato;
4) mancata assegnazione del sostegno.
Non si è trattato di un adeguamento dell’organico di diritto alla situazione di fatto come prevede la
Circolare Ministeriale per il prossimo anno scolastico 2014-2015, ma di un ulteriore ed imponente taglio degli organici che destabilizza totalmente la programm
azione dell’organico di diritto.
Infatti, l’ulteriore taglio di – 30 posti nell’organico di fatto si aggiungerà a quelli già effettuati per l’organico di diritto del personale docente prevedevano una diminuzione complessiva di – 88 docenti nell’intera regione Basilicata.
Anche i servizi ausiliari, amministrativi e tecnici delle scuole vivono una situazione di emergenza per effetto della riduzione realizzatasi, costantemente, negli ultimi anni. I posti tagliati in Basilicata sono stati 1066 (circa 9 unità di personale Ata per ogni istituzione scolastica) a partire dall’anno scolastico 2007/2008 costringendo i Dirigenti scolastici ad avanzare richieste di posti in deroga per sopperire alle necessità organizza
tive e di sicurezza, con risposte sempre
troppo parziali da parte dell’amministrazione.
I posti in deroga (aggiuntivi) del personale Ata assegnati dal MIUR alla Basilicata sono stati gli stessi dell’anno precedente, pari a 132 (Prov. PZ: 82 posti; Prov. MT: 50 posti)
totalmente insufficienti rispetto alle richieste avanzate
dai Dirigenti Scolastici per soddisfare le esigenze organizzative fondamentali pari a circa 300 unità di personale aggiuntivi e ripartiti secondo la seguente tabella:
PROVINCIA
Coll.scol. Ass. Amm. Ass.
Tecn. Cuochi Guardarobieri
POTENZA
128 39 13 1 1
MATERA
82 19 + 18h 3 + 18h 0 0
TOTALE
210 58 + 18H 16 + 18H 1 1
La regione Basilicata avrebbe avuto bisogno, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale, di risposte
adeguate e concrete per garantire la qualità del servizio pubblico di Stato. E invece.
Nei fatti, gli effetti sono i seguenti:
viene ignorato il diritto ai cittadini di poter conseguire un titolo di studio di scuola secondaria superiore attraverso la frequenza a corsi serali;
viene ignorato il diritto per i carcerati di poter accedere al diritto all’istruzione ed alla possibilità di riabilitarsi durante la permanenza carceraria;
viene ignorato il diritto a frequentare un tempo scuola lungo e disteso;
viene ignorato l’obbligo di garantire l’insegnamento dell’
ora alternativa alla religione cattolica.
viene ignorato il rispetto delle norme sulla sicurezza
e dei parametri sul numero degli alunni per classe
di cui al DPR n. 81/09.
In questa logica appare del tutto superfluo e inopportuno il richiamo nella circolare alla responsabilità dei dirigenti scolastici.
viene ignorata la necessità di garantire la generalizzazione del la scuola dell’infanzia .
viene ignorato l’impegno ad utilizzare le risorse necessarie a garantire il mantenimento dell’orario di lezione dell’anno precedente nella scuola primaria
(le 30 ore anche nelle classi quarte e quinte laddove sono state ridotte nel diritto) “riassegnando” i risparmi derivanti dal calcolo generalizzato del tempo scuola a 27 ore nelle stesse scuole. Addirittura, non solo alle scuole non si riassegnano tali risorse, ma vengono tagliati ulteriori, numerosi posti di insegnamento.
viene ignorata, nella scuola secondaria di primo grado,
la possibilità di rispondere alle esigenze delle
famiglie e degli studenti in merito alle scelte effettuate
all’atto dell’iscrizione relativamente al tempo scuola.
viene ignorata, nella scuola secondaria di secondo grado,
la possibilità di rispondere alle esigenze delle
famiglie e degli studenti in merito alle scelte effettuat
e all’atto dell’iscrizione relativamente agli indirizzi.
viene ignorata la disposizione ministeriale in tema di insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria,
rispetto alle diverse modalità di intervento nelle cla
ssi delle figure dello specializzato e dello specialista.
viene ignorata la disposizione relativa alla composizione
delle classi e sezioni in presenza di alunni disabili,
con il ricorso sempre più frequente a classi con un alto numero di alunni.
viene ignorata la normativa relativa all’assegnazione dei docenti di sostegno agli alunni disabili e del rapporto
loro assegnato, mediante il ricorso sempre più frequente al rapporto1/2 docente/alunni che non garantisce le
pari opportunità formative.
In Basilicata dunque il servizio scolastico continua a subire riduzioni eccessive, ingiuste, indiscriminate e,
probabilmente, anche al di là delle pur discutibili norme
ministeriali vigenti con tagli che mortificano la scuola
pubblica, tolgono risorse alla qualità della didattica e minano la stessa funzionalità del servizio, assestando un colpo mortale all’autonomia organizzativa delle stesse istituzioni scolastiche strette nella morsa dei tagli all’organico e dall’azzeramento dei fondi per il funz
ionamento didattico e amministrativo.
Con le operazioni di adeguamento dell’organi
co alle situazioni di fatto, si stanno riducendo e addirittura eliminando offerte formative quali il tempo pieno ed il tempo prolungato, i corsi per adulti, le classi carcerarie, i corsi di strumento musicale, gli indirizzi della scuola secondaria di II grado.
Per non parlare di tutta la progettualità che dovrebbe assicurare migliori livelli di istruzione agli alunni con
difficoltà di apprendimento.
Le scuole non sono più in grado di gara ntire i servizi fondamentali per il funzionamento né la qualità degli stessi.
Siamo di fronte ad un vero e proprio attacco al diritto
allo studio e, in qualche misura, ad una reale interruzion
e di pubblico servizio che, per la sua portata, assume caratteri disastrosi se si considerano le problematiche del nostro territorio già fortemente colpito dalla crisi che, a tutti i livelli, ne determina la situazione di estremo disagio.
La FLC CGIL di Matera ritiene inaccettabile la
forte penalizzazione della regione e della provincia di
Matera, territori già oggi disagiati e carenti dal punto di vista de lle strutture e dei servizi di supporto (trasporti, mensa,
edilizia scolastica): la manovra colpisce soprattutto chi è già maggiormente privato di risorse rispetto ad altri.
La FLC CGIL di Matera chiede al Prefetto di Matera, ai Parlamentari, agli Amministratori, ai Sindaci, alla Direzione Scolastica regionale di intervenire affinché:
1.
sollecitino il MIUR ad autorizzare le classi nelle scuole serali e nella Casa Circondariale della Provincia
di Matera;
2.
sollecitino il MIUR ad assegnare ulteriori posti di personale Ata affinché si passano ripristinare le
condizioni minime di sicurezza nelle scuole;
3.
sollecitino il MIUR ad assegnare ulteriori posti di sostegno per garantire il diritto all’istruzione degli
alunni disabili, anche in osservanza della se
ntenza della Corte Costituzionale del 2010
La Flc Cgil di Matera, per rappresentare la gravità della
situazione sicurezza nelle scuole, comunica l’attivazione della VERTENZA SICUREZZA nelle scuole.