Il Consigliere comunale del gruppo misto Giovanni Angelino interviene sulla vertenza che coinvolge il pastificio Tandoi. Di seguito la nota integrale.
Angelino: “Un’altra pagina nera dell’economia del Materano”.
La crisi annunciata dai sindacati che ha travolto anche lo stabilimento Tandoi rappresenta un’altra pagina nera dell’economia del Materano, che continua a fare i conti con una serie di chiusure aziendali e l’inevitabile perdita di posti di lavoro. Una crisi senza precedenti che dopo aver ridotto ai minimi termini il comparto della chimica in Valbasento, e quello del mobile imbottito nell’area murgiana ha interessato anche il settore alimentare, che in passato permetteva alla città di Matera di farsi conoscere nel Mezzogiorno come la città dei granai per la presenza di stabilimenti dedicati alla produzione di pasta di grano duro diretti da note famiglie materane.
E dopo aver detto addio ai mulini e ai rispettivi pastifici sui quali avevano investito le famiglie Alvino, Andrisani, Quinto & Manfredi a Matera per circa venti anni la tradizione della pasta è stata portata avanti dalla Barilla. Purtroppo anche l’azienda emiliana dal 2006 ha deciso di smantellare la produzione e con le dovute proporzioni sono stati i Tandoi a proseguire la tradizione legata alla pasta nella città dei Sassi. Ma anche questa iniziativa imprenditoriale è al capolinea, il che vuol dire perdere altri posti di lavoro. In qualità di Consigliere comunale della città di Matera sento il dovere di esprimere solidarietà ai lavoratori coinvolti in questa crisi aziendale e a sollecitare ancora una volta un intervento immediato da parte dei politici che in questa campagna elettorale inseguono il voto dei materani per occupare una postazione nel prossimo Parlamento.
Matera sta attraversando il periodo più nero della sua storia produttiva e se davvero i candidati alle prossime elezioni di tutti gli schieramenti politici hanno a cuore le sorti del nostro territorio è arrivato il momento di dimostrarlo con atti concreti. Non si può pretendere la fiducia degli elettori se non si danno risposte adeguate alle vertenze occupazionali che continuano a lacerare il nostro fragile sistema produttivo. Il lavoro dovrà essere la priorità dei parlamentari lucani che saranno premiati dalle urne il 24 e il 25 febbraio 2013 e dal giorno successivo tutti gli eletti dovranno battersi per difendere il nostro territorio da uno “tzunami” sociale di proporzioni devastanti.
Giovanni Angelino Consigliere comunale Gruppo Misto (nella foto in basso)
Riportiamo di seguito la nota dei sindacati in cui si annuncia la vertenza di Tandoi
Vincenzo Cavallo di FAI CISL, Marcella Conese di FLAI CGIL e Leonardo Barbalinardo di UILA UIL in una nota esprimono preoccupazione per il futuro dello stabilimento Tandoi di Matera. Di seguito la nota integrale.
Da più di un mese è ferma la produzione dello stabilimento Tandoi di Matera.
La situazione finanziaria è assai delicata, con la confisca del molino realizzato con un finanziamento successivamente revocato da parte del Ministero dello Sviluppo Economico e la risoluzione contrattuale recentemente notificata dal più grosso cliente (Barilla) che da solo costituiva circa il 50% del fatturato prodotto dallo stabilimento materano.
La crisi del gruppo ha investito i 3 stabilimenti di proprietà dei Tandoi che hanno sede a Matera, Corigliano d’Otranto (LE) e Corato (BA).
I lavoratori del gruppo non ricevono le retribuzioni da novembre ed, inoltre, è accertato che l’azienda non versa le quote al fondo di previdenza complementare (T.F.R.) dal maggio 2011.
Il 30 gennaio scorso si è svolto un incontro al Ministero del Lavoro per verificare quali forme di ammortizzatori sociali attivare sui 3 siti, e si è convenuto che per i lavoratori di Matera si sarebbe attivato un procedimento di CIGO per consentire all’Azienda di perfezionare gli accordi economici necessari per rilanciare il gruppo.
In effetti, martedì 12 febbraio si terrà in Confindustria un incontro tra il titolare della Tandoi s.p.a. e le organizzazioni sindacali per definire il percorso di Cassa Integrazione e per definire un possibile piano di rientro per la corresponsione delle spettanze non percepite dai lavoratori.
Le notizie dagli altri due stabilimenti di Corato e Corigliano non sono rassicuranti e le Organizzazioni Sindacali intendono percorrere qualsiasi strada ed attivare tutti gli strumenti possibili per salvare il futuro della produzione di pasta a Matera.
A tal fine, chiedono la convocazione di un tavolo interistituzionale per evitare che questa crisi finanziaria si trasformi in una nuova emorragia di posti di lavoro.
In attesa di sollecito riscontro, si porgono distinti saluti.
Vincenzo Cavallo – FAI CISL
Marcella Conese – FLAI CGIL
Leonardo Barbalinardo – UILA UIL
e voila…ti pareva che il dolce far niente di Nome Angelo piccolo non doveva dire la sua c…….
augor u politic fasc cuss soggett!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! na no ma fatiat mooooooooooooooo
sig. angelino, è facile parlare di lavoro con il posto fisso vero??? i precari e i disoccupati invece sono gli unici a poter capire il dramma che stanno passando e passeranno ancora questi lavoratori, a cui va la mia vicinanza, per quel che può servire
ANGELINO PER FAVORE PIETA’