Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dal coordinamento autoferrotramvieri di
Basilicata con cui annunciano lo stato di agitazione dei lavoratori, pronti a riunirsi in assemblea permanente per risolvere la vertenza del trasporto pubblico locale in Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Ormai siamo stanchi delle promesse da marinaio della giunta regionale, apprese dai nostri segretari generali regionali nell’assemblea svoltasi nella sala inguscioin occasione del terzo sciopero regionale di 24 ore del giorno 23 gennaio.
Il presidente Pittella, assunse l’impegno che nel giro di qualche giorno avrebbe dovuto convocare i segretari confederali Summa, Falotico e Vaccaro unitamente ai segretari di categoria e aggiornarli sulle soluzioni finanziarie da poter adottare tempestivamente, per scongiurare il protrarsi dell’impossibilita’ da parte del sistema delle imprese di corrispondere i salari arretrati alle maestranze e di poter accedere nuovamente al sistema creditizio.
Purtroppo, ad oggi l’unica cosa certa è la convocazione inviata da parte della Prefettura di Potenza per il giorno 16 febbraio (sempre che non venga nuovamente differita), a distanza di quasi un mese dal quel fatidico 23 gennaio, convocazione che sicuramente non portera’ un sollievo economico immediato ai lavoratori.
Stante la situazione illustrataci dai segretari Bevilaqua, Costa e Carone a seguito dell’incontro tenutosi il 6 febbraio scorso, situazione peraltro confermata dall’Anav di Basilicata, che ha dichiarato di procedere alla diffida e relativa rescissione dei contratti dei servizi stipulati con le due province della nstra regione e stante l’attuale situazione di collasso finanziarioportera’ tutte le aziende componenti il cotrab all’inevitabile abbandono dei servizi per causa di forza maggiore, che determinerà l’impossibilità di accedere a finanziamenti bancari e all’approvvigionamento del carburante.
C’è da immaginare che la riunione del 16 in Prefettura non potrà che concludersi con esito negativo!: dovremmo sostenere il quarto sciopero? poi il quinto il sesto e nel frattempo come si può campare senza stipendi? E’ il caso di dire che gli effetti di un cotanto disordine politico organizzativo potrebbero davvero essere devastanti.
Il coordinamento spontaneo degli autoferrotramvieri di Basilicata nasce per evitare che ciò accada, nasce per supportare l’azione che il sindacato sta tentando di mettere in atto, nasce non come alternativa al sindacalismo confederale sano e fuori dagli schemi della gestione a tutti i costi, nasce, ritenendo che non si può continuare a garantire la prestazione lavorativa senza ricevere la retribuzione, come previsto dalla carta costituzionale di questo paese nel suo primo articolo, nella quale è stato deliberato all’unanimità che a partire dal giorno 13 febbraio anche in ragione a quanto prima riportato, i 1000 autoferrotranvieri si riuniranno in assemblee spontanee permanenti nei vari posti di lavoro pronti a riprendere immediatamente lo svolgimento del proprio turno di lavoro contestualmente al pagamento delle spettanze arretrate maturate.
Invitano l’assessore Benedetto, visto il totale fallimento nei pochi mesi di conduzione politica del settore e per il bene comune a dimettersi e semmai a curare i suoi interessi di imprenditore con un piglio diverso da quello con il quale in questo poco tempo di assessore ai trasporti ha messo negativamente in campo o meglio poteva e volutamente non ha fatto! Lo invitiamo a dimettersi anche per l’avversione dimostrata nei confronti dei lavoratori del settore, del sindacato, e ci sembra anche delle aziende lucane che da sempre hanno garantito l’attuale livello dei servizi in Basilicata. Lo invitiamo a dimettersi per la distrazione di fondi regionali per comprare un treno da Trenitalia costoso e non confacente alle caratteristiche dei viaggiatori lucani, se non alle persone di un certo ceto, come probabilmente si sente lui e qualche suo fans!
Gli autoferrotranvieri di Basilicata hanno bisogno di un’unica e forte azienda, che possa sopperire all’inefficienza economica oltre che evidentemente politica di Regione Basilicata, perché vorremmo ricordare a coloro i quali sulla stampa decretano il fallimento del Cotrab come soggetto unico e monopolista, che ad oggi il servizio è svolto da ben 32 consorziate, ognuna con una sua politica aziendale, e da questa la differenza cospicua nella erogazione delle mensilità e dell’applicazione disomogenea delle norme contrattuali.
Inoltre vorremmo ricordare all’assessore Benedetto che ad oggi ci sono aziende“uniche” che percepiscono 4,04 €/km e aziende quelle per l’appunto del cotrab che ne percepiscono 1.80 cent/km, e da qui il motivo per il quale quelle aziende non hanno avuto in questo periodo problemi nell’ erogazione delle mensilita’, l’unico vero problema e’ avere al suo interno persone che guardano strategicamente il sistema dimenticando il ruolo ricoperto, certo non ci fa spece ormai sentire dei sindacalisti dire che il sistema è troppo oneroso, forse dimentica l’inutile stipendio da lui percepito…. la proposta che viene avanti assessore Benedetto, non è quella di modificare il costo oggi percepito da quelle aziende “uniche” che continuano a pagare i lavoratori con puntualità, bensì modificare l’attuale misero corrispettivo dato alle aziende lucane che svolgono i servizi di tpl, per far sì che si risolvano i problemi del puntuale pagamento degli stipendi e per sopperire a tutte le corbellerie che lei ha detto in appena cinque mesi di “gestione?” della delega datagli probabilmente in buona fede dal presidente della giunta pittella. Le vogliamo infine ribadire che nel caso fosse in grado di comprendere le parole scritte nel piano regionale, si faccia un sereno esame di coscienza e faccia togliere le parole ”razionalizzazione”, “sostenibilità economica dei servizi”, “servizi a chiamata” suggerite da chi non può comprendere che il settore è già allo sbando, semmai si ricordasse il perche’ aveva partecipato al concorso nella Fal, anziche’ giocare con la pelle dei lavoratori!
Iinvitiamo la maggioranza politica che governa questa regione e tutto il consiglio regionale con in testa il suo presidente Mollica a sbrogliare i fili di una matassa, quella dei trasporti del suo fabbisogno finanziario e del suo piano regionale che se non rettificato,inevitabilmente, non potrà che sancire un peggioramento del sistema dei trasporti in termini qualitativi equantitavi semmairiuscirà a superare l’attuale triste momento di fame!
Gli autoferrotramvieri vorrebbero un’unica azienda di tpl su gomma tale da evitare il gravissimo momento, oggi vissuto nella solitudine politica più devastante.
Siamo certi che la costituzione reale di un’unica azienda su gomma in questa fase di mancanza di risorse avrebbe potuto alleviare la mancata corresponsione dei salari ai lavoratori contrariamente ai nove ambiti di bacino previsti nell’approvato prt dal consiglio regionale e tanto preteso dall’assessore/imprenditore!
Infine chiediamo scusa all’utenza che sicuramente avrà dei disagi, ma le nostre famiglie non possono sopportare questa disastrosa situazione, al limite del dignitoso, e speriamo che questa azione di protesta possa servire ad assicurare un livello di servizi sufficienti anche per gli stessi utenti e che questa situazione si risolva nel più breve tempo, tanto per poter dare un servizio dignitoso a tutta la regione, che fatecelo passare, non merita questa politica!
Feb 11