Apprendistato, le principali novità introdotte dal Protocollo
I primi provvedimenti attuativi del Testo unico dell’apprendistato disegnano tre nuove categorie
L’apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale è rivolto a giovani in obbligo formativo in età compresa tra 15 e 18 anni e a giovani con più di 18 anni senza qualifica e in possesso del diploma di licenza media. Si tratta anche di un’opportunità per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione che assicura agli apprendisti i curricula previsti dai percorsi di istruzione e formazione professionale. Tale processo lega quindi il dovere di istruzione al mondo del lavoro, al fine di ridurre la dispersione scolastica. La durata dei percorsi è di almeno 990 ore è allineata all’offerta nazionale e regionale di Istruzione e Formazione Professionale. L’azienda per poter erogare la formazione interna deve ottenere il riconoscimento della capacità formativa. I percorsi formativi aziendali degli apprendisti possono essere finanziati per il tramite dei fondi paritetici interprofessionali.
L’apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere è un percorso di formazione, che può essere interno o esterno all’azienda. E’ finalizzato all’acquisizione di competenze di base e trasversali. Ha una durata di 40 ore all’anno per tre anni, per un totale di 120 ore. L’azienda, per poter erogare la formazione interna, deve ottenere il riconoscimento della capacità formativa. La formazione esterna all’azienda è erogata dagli Organismi di Formazione accreditati dalla Regione Basilicata. La Regione, d’intesa con le parti sociali e datoriali, definisce le modalità per il riconoscimento della qualifica di maestro artigiano o di mestiere.
L’apprendistato di alta formazione è finalizzato al compimento di attività di ricerca, per l’acquisizione di un diploma di istruzione secondaria superiore, di titoli di studio universitari e della alta formazione, attraverso la stipula di intese con le università, gli Istituti Tecnici e Professionali e le Istituzioni formative o di ricerca in possesso di riconoscimento istituzionale con rilevanza nazionale o regionale, con le organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro. Questi i titoli di studio e le opportunità che potranno essere messe in campo: diploma di istruzione secondaria superiore; laurea triennale; laurea magistrale; master universitari post laurea di I e II livello o corsi universitari di alta formazione scientifica o professionale; dottorati di ricerca; specializzazione tecnica superiore; attività di ricerca; praticantato per l’accesso alle professioni ordinistiche. Prevista anche l’attuazione di piani formativi individuali coerenti con il profilo formativo di riferimento.
Apprendistato, Viti annuncia le nuove politiche attive del lavoro
Per l’assessore alla formazione l’approvazione del Protocollo d’Intesa per i primi provvedimenti attuativi del Testo unico dell’apprendistato è un traguardo importante
Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale; apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere; apprendistato di alta formazione e ricerca. Sono queste le nuove tipologie del contratto di apprendistato. Lo annuncia l’Assessore alla Formazione Lavoro Cultura e Sport, Vincenzo Viti, dopo l’approvazione da parte della Giunta regionale del Protocollo d’Intesa per i primi provvedimenti attuativi del Testo unico dell’apprendistato, tra la Regione Basilicata e le Associazioni di categoria di datori di lavoro e dei lavoratori.
“Con il protocollo immediatamente esecutivo – spiega l’assessore Viti – sono individuati una serie di obiettivi, affinché gli aspetti formativi del contratto di apprendistato possano essere considerati fattore di interesse sia per le imprese, sia per i giovani. La regolamentazione, adottata al termine del periodo transitorio fissato dal Ministero del Lavoro – spiega l’assessore – è il risultato di un lungo e ostinato lavoro di concertazione sulle politiche attive del lavoro e portato avanti dalla Commissione Permanente per l’Impiego della Basilicata che ha emendato la bozza del Protocollo con le Associazioni di categoria, di datori di lavoro e dei lavoratori più rappresentativi, fino a giungere – di concerto con il presidente De Filippo – alla sigla condivisa del documento. Il Protocollo – commenta ancora Viti- è un accordo di grande portata ed assume un ampio valore politico, perche rappresenta la volontà dei vari attori coinvolti in questo processo di revisione, di collocare la Basilicata tra le prime regioni in Italia, in grado di operare in questo settore con nuove regole certe”.
Apprendistato, interviene il presidente De Filippo
Il Protocollo approvato dalla Giunta coglie in pieno gli obiettivi del Programma “Obiettivo Basilicata 2012”
“Il Protocollo d’Intesa per i primi provvedimenti attuativi del Testo unico dell’apprendistato rientra tra i punti fondamentali del Programma Obiettivo Basilicata 2012. Si tratta di un documento importante che segna un cambiamento di mentalità e una forte innovazione nel settore della formazione e che mira a garantire un maggiore accesso alla formazione e al lavoro”. E’ questo il commento del presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, all’approvazione da parte della Giunta regionale del Protocollo d’Intesa, tra la Regione Basilicata e le Associazioni di categoria di datori di lavoro e dei lavoratori, per i primi provvedimenti attuativi del Testo unico dell’apprendistato. “Con il Programma Obiettivo Basilicata 2012, voluto da Cgil-Cisl-Uil, Confindustria – aggiunge il presidente della Regione Basilicata – intendiamo rivendicare tutti insieme la forza del futuro. Innovare e semplificare il funzionamento del sistema dell’apprendistato significa dunque combattere la dispersione scolastica e rafforzare l’interazione tra impresa e istituzione formativa. Significa anche puntare alla valorizzazione dell’impresa, quale soggetto formativo per la qualificazione del sistema dell’offerta formativa e la valorizzazione del ruolo delle Parti sociali. Con Obiettivo Basilicata 2012 abbiamo stabilito che vogliamo combattere il precariato, questo Protocollo d’Intesa sull’apprendistato – conclude De Filippo – coglie in pieno uno dei nostri obiettivi di costruzione del futuro: rompere l’immobilismo e a generare nuove e politiche attive del lavoro”.
Apprendistato, nota del Consigliere regionale Luca Braia: “Un altro impegno mantenuto. Politiche attive del lavoro utili al rilancio dell’occupazione”.
Essere stata tra le prime regioni italiane ad approvare il protocollo che rende attuabile il provvedimento del Testo Unico sull’apprendistato, introducendolo di fatto in Basilicata, per la qualifica e per il diploma professionale insieme a quello professionalizzante o contratto di mestiere e per l’alta formazione e la ricerca, rappresenta un nuovo punto di orgoglio di cui possiamo andare fieri.
Ridurre la forbice tra mondo del lavoro e della formazione è un dovere fondamentale per una regione come la nostra che ha numeri, per quel che concerne l’occupazione, tornati ad essere realmente preoccupanti.
Consentire un più rapido e semplice ingresso nel mondo del lavoro, senza rinunciare ad un percorso formativo da effettuare in azienda che favorisce un più veloce e funzionale trasferimento di know how, è un obbiettivo che questa maggioranza si è posto sin dalla sua genesi, puntando tutto sull’introduzione di quelle politiche attive del lavoro che sono il vero punto di svolta in grado di facilitare il reimpiego per precari e cassa integrati ed un più semplificato ingresso per i giovani in cerca di prima occupazione siano essi più o meno qualificati.
Mettere l’impresa al centro delle politiche del lavoro, dandole la centralità che merita anche sotto l’aspetto formativo, ricostituirà, sono certo, un circolo virtuoso che impegnerà da una parte gli imprenditori e dall’altra responsabilizzerà e motiverà fortemente il lavoratore, che formandosi direttamente nel contesto aziendale, avrà la possibilità di essere realmente avviato al processo produttivo e giudicato per l’impegno e la sua capacità di sostenere la produzione senza intermediazione alcuna.
Luca Braia, Consigliere regionale PD