Mantenuti gli impegni assunti dall’assessore Braia con i sindacati. Adesso il progetto Vie Blu, finanziato con 12 milioni e 300 mila euro, è operativo in tutta la regione. Obiettivo è la pulizia degli alvei dei fiumi per azzerare i rischi idrogeologici
Sono partiti ieri i cantieri del progetto Vie Blu nella provincia di Potenza. Il progetto interessa una platea di 365 operai e 69 tecnici amministrativi. Come stabilito, inoltre, l’intera gestione, dall’accoglienza della platea alla contrattualizzazione dei lavoratori, è affidata al Consorzio di Bonifica Alta Val d’Agri, a causa della dichiarata impossibilità dichiarata dalla Provincia di Potenza. Pieno rispetto, dunque, del cronoprogramma annunciato dall’assessore alle Politiche agricole e Forestali Luca Braia ai sindacati che aveva indicato nel 9 giugno la data di inizio dei lavori nella provincia di Matera e degli impegni assunti.
Con l’avvio da diversi giorni, poi, dei cantieri nella provincia di Matera, che interessa circa 204 operatori forestali più 39 tecnici amministrativi, il progetto Vie blu è operativo in tutto il territorio regionale. Sono stati impegnati complessivamente 12 milioni e 300 mila euro. La priorità è quella di pulire gli alvei dei fiumi e dei corsi di acqua, soprattutto nelle punti dove si possono verificare condizioni di rischio idrogeologico.
“L’intero progetto – ha rilevato l’assessore Braia – ha una forte valenza per le azioni di salvaguardia e di riqualificazione degli habitat naturali lungo i corsi d’acqua. Il piano, perciò, garantirà la salvaguardia dell’ambiente, in un’ottica di maggiore efficienza del settore forestale, e delle attività agricole e forestali sul territorio e garantirà i livelli occupazionali del settore.
Occorre cominciare presto a lavorare nella direzione di aggregare tutte le platee che a vario titolo riguardano forestazione + progetti speciali (Vie Blu , Green River, Ivam ) e verso la individuazione di un unico coordinamento.
Altro obiettivo – ha concluso Braia – sarà quello di introdurre progettualità rivolte alla forestazione produttiva coinvolgendo anche l’università di Basilicata al fine di cominciare un percorso che tendi ad una progressiva riduzione della dipendenza economica dai fondi comunitarie di bilancio”.