Violenza di genere, Fials Matera incontra Pipponzi (Consigliera Regionale di Parità). Di seguito la nota integrale.
Giovedì 23 giugno si è tenuto il quarto incontro in modalità videoconferenza dinanzi alla Consigliera Regionale di Parità, Ivana Pipponzi. L’iter è stato avviato a novembre 2021 dalla segreteria Fials Matera per sostenere alcune lavoratrici infermiere e oss dipendenti della Asm che denunciavano vessazioni e aggressioni verbali varie da parte di una Posizione organizzativa. Grande assente la Asm. La parte datoriale, pur regolarmente convocata dalla Consigliera di Parità, per la terza volta consecutiva ha dissertato l’incontro.
Scelta che dimostra assenza di interesse del datore di lavoro pubblico in materia di pari opportunità, per giunta ignorando le convocazioni di un pubblico ufficiale. Qualunque Azienda virtuosa e corretta, virtuosamente amministrata si sarebbe subito attivata per contrastare un fenomeno in aumento, quello del mobbing che per colpa di un datore di lavoro assente ha raggiunto livelli di guardia importanti. Ancora una volta la As, ha dimostrato tutto il suo disinteresse verso il benessere psicofisico delle lavoratrici vittime di violenza, sono inutili gli slogan, i manifesti e le iniziative propagandistiche come le panchine rosse, nelle giornate simbolo se poi non si mettono in campo azioni concrete e soprattutto se poi con i fatti si mostra colpevole distanza da lavoratrici e lavoratori fino al punto di ignorare le convocazioni istituzionali. Comprensibile la scelta della Consigliera di Parità di diffidare formalmente l’Asm – neppure il buon senso e la correttezza di preavvertire l’assenza – Consigliera che da diversi mesi sta tentando di risolvere questa annosa vicenda, dalla cui relazione dipende buona fetta dei fondi del PNRR. Noi di Fials Matera ci auspichiamo un duro intervento dell Avvocato Pipponzi nei confronti dei vertici Asm perché le violenze di genere non devono rimanere lettera morta per essere tirate fuori all’occorrenza il 25 novembre nella giornata contro la violenza sulle donne o l’8 marzo, la violenza di genere va combattuta ogni giorno.