“E’ stato messo a punto dalla Direzione Generale per l’incentivazione del Ministero dello Sviluppo Economico, retta dal Dott. Carlo Sappino, il documento che riassume il lavoro realizzato dal gruppo interdisciplinare ed interregionale composto da esponenti ministeriali, di Invitalia, e delle Regioni Basilicata e Puglia, mirato a definire un progetto complessivo di reindustrializzazione dell’area murgiana, che ha dei riflessi anche sulla Valbasento e che costituirà l’oggetto della verifica finale che dovrà concludersi nella sede ministeriale attraverso la individuazione sia dello strumento normativo che dovrà regolare in termini rigorosi la gestione del processo di reindustrializzazione sia del quadro delle risorse di sponda statale e regionale, che dovranno soccorrere i progetti di investimento”. Lo rendono noto gli assessori Vincenzo Viti (Formazione e Lavoro) e Marcello Pittella (Attività produttive e Politiche dell’Impresa).
“Al fine di mettere a punto le iniziative occorrenti a concludere il complesso itinerario avviato da luglio in poi dagli assessori Viti e Pittella unitamente con l’Assessore pugliese Loredana Capone, gli esponenti del Governo regionale lucano – spiegano – hanno indetto per il giorno 5 novembre un incontro con le forze sociali al fine di operare una ricognizione delle questioni ancora aperte e di definire anche le modalità e i passaggi ulteriori e conclusivi della vicenda. Sarà l’occasione anche per approfondire le modalità organizzative della Conferenza sulla Valbasento, prevista com’è noto per la mattina del giorno 9 di novembre, alla cui organizzazione stanno cooperando con la Presidenza della Giunta e con il Dipartimento Lavoro e Formazione e le Attività Produttive, i Dipartimenti dell’Ambiente e delle Infrastrutture”.
L’Assessore Viti ha voluto sottolineare “il valore dei passi in avanti che sta compiendo l’azione del Governo regionale guidato da Vito De Filippo, in aree e settori che sono segnati dalla crisi: un’azione che troverà nel Piano regionale del Lavoro modo di combinarsi con le politiche attive del lavoro già avviate e in via di completamento e con la rimodulazione delle strategie di rioccupazione rivolte all’area dei percettori degli ammortizzatori sociali che rappresenta una platea verso la quale indirizzare più efficaci politiche di reimpiego”.