I dati Istat relativi alle esportazioni delle Regioni che vedono l’alimentare del Sud segnare all’estero un balzo del 7,4% – con la Basilicata a più 24,7%, la Campania a più 13,1%, l’Abruzzo a più 5,9%, la Puglia a più 2,2% – rafforzano il nostro progetto di piattaforma Marketing ItalianFood strumento per sostenere i produttori specie delle regioni meridionali. E’ il commento di Giovanni Baldantoni (Palazzo Italia) aggiungendo che l’export fa segnare nel 2020 il massimo storico di sempre con un valore di 46,1 miliardi spinto dal successo della dieta mediterranea sulle tavole mondiali nonostante i pesanti limiti della pandemia Covid.
Tra i mercati che hanno maggiori prospettive di crescita ci sono quelli dell’Europa dell’Est. Le esportazioni dei prodotti agroalimentari Made in Italy nel 2020 sono state dirette per oltre la metà (55%) all’interno dell’Unione Europea con la Germania che si classifica come il principale cliente con 7,73 miliardi in crescita del 6% mentre al secondo posto c’è la Francia con 5.08 miliardi che rimane stabile e a seguire con 3,6 miliardi la Gran Bretagna (+2,8%) uscita con la Brexit.
Come ha spiegato Coldiretti l’ emergenza sanitaria Covid ha provocato una svolta salutista nei consumatori a livello globale che hanno privilegiato la scelta nel carrello di prodotti alleati del benessere.
Ad essere avvantaggiate sono state nell’ordine le esportazioni nazionali di conserve di pomodoro (+17%), pasta (+16%), olio di oliva (+5%) e frutta e verdura (+5%) che hanno raggiunto in valore il massimo di sempre. In calo del 3% sono invece le spedizioni di vino italiano nel mondo duramente colpite dalla chiusura dei ristoranti che rappresentano il principale mercato di sbocco per le bottiglie di alta qualità
Giovanni Baldantoni insiste: “dobbiamo farci trovare pronti alla ripartenza, progettando sin d’ora nuove sinergie tra le catene della grande distribuzione, le grandi piattaforme distributive dei mercati all’ingrosso, le realtà dei mercati dei produttori e le nuove catene distributive al dettaglio, per rilanciare, in Italia e all’estero, immagine, qualità e vendita del ‘made in Italy’”. La piattaforma di vendite web “Marketing Italianfood” che abbiamo realizzato a Palazzo Italia Bucarest – evidenzia – è a disposizione delle nostre imprese e dei nostri produttori tenendo conto che il consumatore europeo ha bisogno più che mai di ottenere garanzie circa la sicurezza alimentare: l’origine, la tracciabilità e le certificazioni saranno pertanto elementi da evidenziare sempre più nella comunicazione. In questo contesto l’italianità ed il localismo giocheranno un ruolo centrale.
Per questo – continua – prima di tutto ci poniamo l’obiettivo di presidiare l’estero con una piattaforma alimentare con un piano di lavoro che si è prefissato di identificare i fattori che influenzeranno in misura determinante il futuro dei generi alimentari nei mercati dell’Europa dell’Est, della Germania, in particolare. Il nostro è un contributo concreto alle piccole e medie aziende alimentari lucane e del Sud che hanno grandi difficoltà per affrontare la ripresa post Covid ed hanno pertanto necessità di diversificare i mercati puntando con maggiore coraggio su quelli esteri ancora poco battuti e che garantiscono buona remunerazione.
Mar 13