In occasione dell’8 marzo la Fiom Cgil Basilicata sarà davanti alle sedi delle aziende del potentino e dell’indotto FCA di Melfi già a partire dalla giornata di oggi mercoledì 7 marzo per distribuire materiale informativo sulle discriminazioni di genere sui luoghi di lavoro. In particolare sarà presente domani giovedì 8 marzo dalle ore 13.15 alle ore 14.30 davanti ai cancelli della FCA di Melfi.
Il divieto di discriminazione è regolamentato da dispositivi di legge e riguarda l’accesso al lavoro (subordinato, autonomo, parasubordinato, apprendistato e tutte le altre forme contrattuali) a qualsiasi livello, inclusa la fase di selezione; l’accesso alla formazione, all’orientamento, al perfezionamento o all’aggiornamento professionale; la retribuzione; la prestazione lavorativa, l’attribuzione di qualifiche e mansioni e la progressione di carriera; l’accesso alle prestazioni previdenziali e forme pensionistiche complementari; le condizioni di lavoro; l’adesione e l’attività sindacale.
In particolare viene evidenziato il divieto di qualsiasi discriminazione per ragioni connesse allo stato di gravidanza, alla maternità o paternità, adozioni o in ragione della titolarità e dell’esercizio dei relativi diritti. Le molestie e le molestie sessuali sono considerate discriminazioni.
Il primo passo da fare è cambiare mentalità, colmare la distanza tra uomini e donne sul lavoro e attivare la normativa vigente. La FIOM CGIL intende pertanto far sottoscrivere alle aziende metalmeccaniche della Basilicata l’Accordo quadro sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro firmato da Confindustria, CGIL, CISL e UIL il 25 gennaio 2017 che prende atto dell’accordo delle parti sociali europee del 26 aprile 2007.
Con la dichiarazione si chiede alle imprese di assumere una chiara posizione sulla discriminazione di genere, sottolineando che le molestie e la violenza nei luoghi di lavoro non sono tollerate e specificando le procedure da seguire in caso di problemi, tra cui l’inchiesta e la denuncia, prendendo misure appropriate contro gli autori del reato e fornendo sostegno alle vittime.
E’ necessario affrontare il tema della violenza contro le donne nei luoghi di lavoro, negli stabilimenti, attraverso il dialogo sociale, inclusa la contrattazione collettiva, dove possibile, a livello aziendale, territoriale e nazionale. Sottolineare l’importanza di elaborare efficaci misure per prevenire, identificare e sradicare le malattie correlate allo stress, alle molestie sessuali e alla violenza di genere nei luoghi di lavoro. Affermare la responsabilità dei datori di lavoro, in collaborazione con i lavoratori e i sindacati, per definire, controllare e monitorare le procedure appropriate per prevenire e trattare i problemi relativi a molestie e violenza nei luoghi di lavoro. Il sindacato e i delegati all’interno delle fabbriche hanno un ruolo fondamentale per superare le discriminazioni sui luoghi di lavoro, quali strumenti di prevenzione e l’informazione, utili alla costruzione di una cultura che si basi sul rispetto e sulla dignità delle lavoratrici.