“La delibera numero 876 dello scorso 4 agosto adottata della Giunta regionale della Basilicata rappresenta un tassello importante di quel percorso che da tempo auspichiamo possa portare alla costituzione di Zone economiche speciali in Basilicata. Alla Regione, quindi, va sicuramente riconosciuto il merito di aver preceduto nella direzione indicata da Confindustria Basilicata, ribadita anche immediatamente dopo l’approvazione del Dl Mezzogiorno (“Disposizioni urgenti per la crescita economica del Mezzogiorno”), che, tra le varie misure per il rilancio del Sud prevede anche la attuazione delle Zes all’interno delle Regioni meno sviluppate e in transizione”. Questo il commento del presidente di Confindustria Basilicata, Pasquale Lorusso, al provvedimento recentemente adottato dall’esecutivo lucano.
“Più volte – ha ricordato Lorusso – abbiamo avuto modo di mettere in evidenza i benefici derivanti dall’istituzione di aree con condizioni speciali per le imprese già operanti sul territorio e per quelle di nuovo insediamento, in termini di crescita, attrattività e competitività del territorio.
Si tratterebbe infatti – ha continuato il leader degli industriali lucani – di immettere nuova linfa vitale in quelle aree a vocazione produttiva e che presentino un nesso economico funzionale con le aree portuali con le caratteristiche stabilite dal regolamento in materia e collegate alla rete trans europea dei trasporti”.
Al contempo, il presidente Lorusso sottolinea: “Proprio per la valenza strategica che le Zes possono assumere per la crescita del sistema delle imprese e dell’occupazione locale, riteniamo però altrettanto indispensabile che la loro individuazione sia frutto di un processo di ampia concertazione, affinché siano colte appieno tutte le opportunità che possono dischiudersi dall’applicazione della previsione normativa contenuta nel Dl Mezzogiorno.
Un coinvolgimento delle parti che, ci auguriamo – ha concluso Lorusso nel suo intervento – possa prendere avvio nelle fasi successive alla delibera precedentemente citata che si limita a prendere atto dei risultati dello studio “La Basilicata: un’area cerniera. Le infrastrutture e le logistica” redatto dall’Osservatorio Banche Imprese e che demanda alle strutture competenti del dipartimento Programmazione e Finanze la verifica della loro fattibilità, rinviando alla Giunta i successivi provvedimenti da adottare, prima che la proposta sia ufficializzata ai tavoli ministeriali”.