Il confronto di idee culturali che si è sviluppato a Matera negli ultimi anni non poteva non essere oggetto di analisi anche del Comitato ZES Lucana 2017, specie adesso che si è aperto un dibattito anche in Campania sulla necessità di avere una zona franca della cultura. Il 19 gennaio 2019 Matera sarà Capitale europea della cultura e per quella data saranno già definiti i contorni dell’area da destinare a Zona Economica Speciale in regione, mentre adesso Matera è già Zona Franca. Numerosi sono stati gli spunti raccolti dal Comitato negli ultimi mesi e durante questi giorni in cui vengono incontrati imprenditori materani che chiedono informazioni sulle agevolazioni fiscali della Zona Franca di Matera e di coloro che hanno letto di una zona franca della cultura a Napoli. Pertanto, la città di Matera non può rimanere fuori da una logica di agevolazioni fiscali proprio all’impresa culturale e all’industria creativa. Il dibattito che questo Comitato vuole accompagnare in città e in regione vuole essere da stimolo agli operatori dell’impresa culturale, ma soprattutto ai governanti che con le loro azioni normative potrebbero favorire le imprese creative. Il Comitato non vuole entrare nel merito della proposta, consapevole del fatto che gli strumenti giuridici devono essere innovati per adeguarli alla realizzazione di una zona franca della cultura ed a ciò è deputato il MIBACT. Il Comitato Zes Lucana vuole solo proporre l’istituzione di una area fiscalmente agevolata nell’ambito del territorio materano, i cui destinatari dei benefici siano non la generalità delle imprese ma specificamente i soggetti operanti in ambito culturale, in vista di Matera 2019. Ecco che la norma contenuta nella legge di Bilancio 2018 che prevede le imprese culturali e creative dev’essere oggetto di attenta analisi e va incorporata in un prossimo decreto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Le agevolazioni fiscali fanno gola a molti imprenditori e l’esenzione delle imposte dirette, la riduzione degli oneri sociali e i contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente a carico delle imprese, l’esenzione dell’Irap e degli altri tributi minori, anche solo per qualche anno, aiuterebbe gli operatori culturali, spesso assoggettati a livelli di precarietà insopportabili. È opportuno costruire una nuova politica culturale, che disegni una strategia fondata su un processo di semplificazione amministrativa nell’affidamento di beni culturali a soggetti privati che coinvolga tutti gli attori del territorio regionale. Il modello da copiare è quello di Shannon, la cittadina irlandese che ha già sperimentato un sistema di aiuti agli investimenti nel settore delle nuove tecnologie applicate alla cultura e alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale. Queste sono alcune delle idee sulle quali stiamo già discutendo e per le quali chiediamo che un gruppo di esperti del MIBACT lavori al più presto per fornire ai decisori pubblici una proposta articolata, organica e sostenibile. Il Comitato Zes Lucana 2017 auspica che anche la cultura entri a far parte di una più ampia Zona Economica Speciale per poter ivi sviluppare progetti e che anche la cultura sia il traino sociale ed economico del Mezzogiorno, perchè la questione culturale può anche essere il motore economico del nostro Paese. La Task Force della Zes interregionale appulo-lucana sta aspettando dalla Basilicata ulteriori dati prima di terminare la stesura del Piano Strategico. Chissà se anche questo spunto potrà entrare a farne parte. La Basilicata con il suo vasto patrimonio culturale ne ha diritto e Matera Capitale europea 2019 sarà la bandiera dell’Italia nel mondo intero il prossimo anno.
Il Comitato ha organizzato per venerdì 18 maggio 2018, alle ore 18.30, presso la sua sede a Matera in Via Giardinelle 2 un incontro in tal senso, per discutere attorno ad un tavolo tecnico anche di economia culturale.