L’individuazione di 90 ettari ricadenti in Basilicata da includere nella perimetrazione dell’estensione complessiva della ZES Interregionale Ionica; l’istituzione di due Zone Franche Doganali, una in Puglia e una in Basilicata. Sono gli elementi più rilevanti emersi dalla riunione del Comitato di Indirizzo della ZES Interregionale Ionica, che si è svolta a Taranto, a cui ha partecipato l’Assessore regionale alle Attività Produttive Francesco Cupparo.
L’organismo è coordinato dal Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio, Sergio Preite, e ha il compito di predisporre, gestire e definire le strategie della Zona Economica Speciale, oltre che di promuoverla, in Italia e all’estero, con una serie di azioni dedicate.
“Il Governo – ha detto Cupparo -non ha ancora provveduto alla nomina del commissario e questo rischia di rallentare il nostro lavoro che comunque prosegue, per quanto di nostra competenza, innanzitutto per sanare le criticità emerse a seguito della perimetrazione effettuata in precedenza. La Regione dopo la richiesta precedentemente inoltrata al governo – ha riferito l’assessore – è stata autorizzata dal Comitato alla redistribuzione di circa 90 ettari recuperati dalle aree di pertinenza da utilizzare per ampliare le aree già infrastrutturate da mettere a disposizione per investimenti e localizzazioni produttive”.
L’assessore inoltre ha illustrato al Comitato la proposta di emendamento, predisposta dal Dipartimento Attività produttive, per annullamento o riduzione dell’Irap per le attività che si insedieranno nelle aree Zes nell’anno in corso. Per completare il pacchetto di agevolazioni e semplificazioni è stato deciso di convocare un nuovo incontro con i Comuni e i soggetti sociali interessati per sottoporre le ulteriori proposte di incentivi.
“La novità – riferisce ancora l’assessore – è la Zona Franca Doganale che con l’esenzione di numerose tasse (a partire dall’Iva, l’abolizione dell’Irap), contribuirà all’attrattività degli investimenti sul nostro territorio e alla competitività del nostro sistema produttivo, con positive ricadute anche in termini occupazionali. In tali Zone – spiega Cupparo – sarà possibile il deposito di merci provenienti dall’estero, con sospensione a tempo indeterminato delle imposte doganali, e effettuare la trasformazione dei prodotti”.
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