Finalmente comincia a delinearsi la ZES Jonica, che il presidente di Confapi Matera, Massimo De Salvo, considera una grande opportunità per le imprese e un importante fattore di attrazione di nuovi investimenti nelle aree industriali.
Dopo la trasmissione al Governo del Piano strategico da parte delle Regioni Puglia e Basilicata, Confapi Matera apprezza la proposta di introdurre l’esenzione decennale dalle imposte, esperienza già vissuta in passato.
Questa volta, tuttavia, occorre porre alcune correttivi per evitare ciò che è accaduto in passato, e cioè che, trascorsi i 10 anni di defiscalizzazione, le aziende provenienti da fuori regione abbandonino il territorio. È già accaduto proprio a Matera e potrebbe ripetersi se non si adottassero opportuni accorgimenti.
In ogni caso, la leva fiscale, unitamente allo snellimento delle procedure amministrative per le imprese che investiranno all’interno della Zona Economica Speciale, sarà utile per attrarre nuove aziende ma anche per stimolare ulteriori investimenti delle imprese locali già insediate nelle aree interessate.
“Le nostre aree industriali – ha commentato il presidente di Confapi Matera – hanno tutte bisogno di essere rivitalizzate e rilanciate. Soprattutto la Valbasento oggi versa in una situazione di precarietà anche sul fronte delle infrastrutture, per cui l’attrazione di nuovi investimenti costituirà anche uno sprone per gli enti competenti a rendere l’agglomerato più accessibile e decoroso. È auspicabile, infatti, che le agevolazioni della ZES siano accompagnate da adeguati investimenti infrastrutturali, soprattutto viari e ferroviari, necessari per dare maggiore competitività alle imprese”.
“Siamo soddisfatti – conclude Massimo De Salvo – anche del lavoro di concertazione fatto dalle due Regioni, che in questo caso hanno condiviso le politiche di sviluppo di territori abbastanza simili”.
“Confapi Matera ha partecipato sin dall’inizio al percorso di definizione della ZES Jonica, organizzando incontri e convegni e fornendo il proprio contributo al lavoro svolto dalla Regione Basilicata e dall’assessore Roberto Cifarelli a cui va il nostro sentito apprezzamento e ringraziamento. Si è trattato, infatti, di un percorso partito dal basso che ora finalmente è giunto alle battute finali”.
“Siamo convinti che anche le imprese delle zone escluse dai 1061 ettari del versante lucano potranno beneficiare dell’attrazione di aziende industriali che investiranno nelle aree limitrofe della ZES e inevitabilmente si serviranno di esse.