“Con l’istituzione della Zes Jonica ha ufficialmente avvio una nuova stagione di opportunità per le imprese, e quindi per il territorio, che dobbiamo essere in grado di cogliere pienamente. Per tale motivo, chiediamo fin da subito un tavolo di concertazione alla Giunta regionale per un confronto sull’implementazione, a livello locale, delle misure idonee atte a sostenerne e potenziarne i benefici previsti a livello nazionale”. Questo il commento del presidente di Confindustria Basilicata, Pasquale Lorusso, alla notizia della firma del decreto che istituisce la Zona economica speciale Jonica, da parte del ministro per il Sud, Barbara Lezzi.
“La firma del decreto rappresenta quindi un punto di partenza, in cui – ha spiegato Lorusso – per dare risvolto concreto alla finalità che ci ha guidato fino a qui, di valorizzazione dell’importante integrazione di carattere economico e funzionale tra la Puglia e la Basilicata su ampi settori produttivi, con importanti ricadute economiche e occupazionali, è necessario agire con idonei strumenti operativi da implementare in tempi rapidi. A livello nazionale, tra le priorità, segnaliamo la necessità di rendere celermente operativo lo Sportello Unico ZES, con un rafforzamento amministrativo specifico e l’identificazione di un “pacchetto localizzativo” integrato da proporre ai potenziali investitori.
“A livello locale – ha proseguito il presidente di Confindustria Basilicata – sarà opportuno verificare un ulteriore percorso di semplificazione delle procedure, al fine di massimizzare l’efficacia dell’azione amministrativa, definire tempi certi di conclusione degli iter procedimentali e implementare percorsi speciali in deroga agli iter ordinari”.
“Altra considerazione – ha aggiunto ancora Lorusso – va fatta sulla opportunità di allargare la riflessione a un più generale ripensamento della gestione delle politiche industriali della Basilicata: affinché la Zes possa efficacemente esplicitare i suoi effetti sembra imprescindibile un approccio strategico unitario dei territori della Basilicata, anche al fine di garantire un migliore coordinamento con il Comitato di Indirizzo, seppur nel rispetto delle vocazioni specifiche delle singole aree industriali. Questo però sembra mal conciliarsi con l’esistenza di due enti gestori delle aree industriali, come prevede l’attuale assetto dei Consorzi industriali. Ribadiamo, quindi, la priorità che da tempo abbiamo individuato di superamento dell’attuale configurazione con la costituzione di un unico organismo regionale a cui affidare la gestione più dinamica ed efficace delle aree industriale, per superare le vecchie criticità, ma anche per consentire a nuovi strumenti come quelle della Zes di trasformarsi in una reale occasione di rilancio del territorio e dei suoi insediamenti produttivi”.
“Per tutti questi motivi e data la rilevanza della partita – ha concluso il presidente di Confindustria Basilicata – l’auspicio è che si possa passare al più presto alla fase del confronto”.