ZES Jonica, Nino Sangerardi: “I Comuni e le aree interessate di Puglia e Basilicata”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
L’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Mino Borracino, comunica che la Giunta regionale ha approvato il Piano strategico per la Zes interregionale Jonica, che prevede agevolazioni fiscali e semplificazioni amministrative per gli operatori economici del territorio.
Le aree comprese nella Piano della Zes jonica(zona economica speciale) sono le seguenti :
– per il Polo di Taranto: l’ area Portuale tarantina, l’ area Distripark di Taranto, l’area retroportuale ASI di Taranto, l’area retroportuale privata di Taranto, l’area PIP(piano insediamento produttivo) Talsano est Taranto, l’area PIP Paolo VI Taranto, l’area PIP di Statte, l’area industriale (ASI – Comune) di Massafra, l’area PIP di Massafra, l’area industriale espansione Martina Franca, l’ area industriale di Mottola;
– per il Polo di Grottaglie: l’aeroporto di Grottaglie, il Centro intermodale di Francavilla Fontana, l’ area di sviluppo aeroportuale di Grottaglie, l’area PIP ampliamento di Grottaglie, l’ area industriale Monteiasi, l’area PIP di Faggiano, l’ area industriale di San Giorgio Jonico, l’area industriale di Manduria, l’area PIP di Francavilla Fontana, l’ area PIP di Carosino;
-per il Polo di Melfi: l’area industriale San Nicola di Melfi, l’ area industriale Vitalba;
– per il Polo di Ferrandina: l’ area industriale Balvano – Baragiano, l’ area industriale Tito, l’ area industriale Jesce- La Martella, l’ area industriale Val Basento, il PIP Policoro, l’ area industriale di Scanzano Jonico;
– per il Polo di Galdo di Lauria: l’ area industriale Galdo di Lauria, l’ area industriale di Viggiano, l’area industriale di Senise.
Il Piano strategico ora passerà al vaglio del Governo nazionale centrale che,affermano i vertici politici della Regione pugliese “… ci si augura possa approvarlo al più presto e consentire così l’avvio del progetto che rappresenta una grossa opportunità di sviluppo socio- economico per i territori appulo-lucani”.