“Innovazione, qualificazione, specializzazione: continuano ad essere queste le tre parole-chiave per dare ossigeno al commercio ed evitare che la grande distribuzione organizzata lo soffochi”. E´ questo il commento di sintesi del presidente di Unioncamere Basilicata, Angelo Tortorelli, al report annuale sulla rete distributiva in Basilicata, realizzato dal Centro Studi Unioncamere Basilicata per conto dell´Osservatorio Regionale sul Commercio.
Il Report, corredato da un´ampia documentazione statistica, evidenzia che, in regione, il commercio al dettaglio continua a soffrire: la variazione del -0,4% degli esercizi registrata nel 2010 segue una tendenza alla flessione iniziata nel 2006 (quando i tassi di incremento annui si attestarono intorno al +0,7%, contro il +2,6% del periodo precedente), mentre il 2009 ha segnato il punto di svolta, con un regresso dello 0,3% dello stock di esercizi. Dal punto di vista merceologico, aumentano le rivendite di tabacchi (12 in più nell´intera regione nel 2010) e le pescherie (+8), mentre trend lievemente negativi si segnalano per i negozi di frutta e verdura e le macellerie. Nello specializzato “non food”, invece, i regressi più consistenti hanno interessato i negozi di mobili e articoli da arredamento (-31 unità) e i rivenditori di libri e giornali (-14). Per contro, in forte espansione sono i punti vendita dei prodotti dell´informatica di consumo e della telefonia, aumentati di 11 unità. Da segnalare, inoltre, la stazionarietà dei negozi di abbigliamento (di gran lunga i più numerosi all´interno del comparto, con 1.500 esercizi) e delle farmacie e profumerie. Saldi negativi, infine, per i negozi di ferramenta e di calzature, con flessioni comprese tra l´1 e l´1,5%.
In termini assoluti, le flessioni più evidenti si rilevano nei due comuni capoluoghi (Potenza -23 esercizi, Matera -13); mentre soltanto nell´area di Melfi si ha una lieve crescita (+11 esercizi).
Quanto alla GDO, invece, si continua a registrare un incremento sia dei punti vendita che delle superfici (oltre 14 mila metri quadri e 25 esercizi in più nel 2009): un profilo decisamente espansivo che conferma il trend degli ultimi anni. Il Rapporto 2010 fotografa, per la prima volta, grazie alla collaborazione di più di cento Comuni lucani, il fenomeno del commercio su aree pubbliche, segnatamente, i Mercati (177 quelli censiti, per 14.000 giornate complessive annue) e le Fiere (194, per circa 250 giornate complessive annue). Una realtà significativa, ancor di più in un contesto – come l’attuale – caratterizzato da una elevata debolezza della domanda di consumo indotta dalla crisi economica e dalla ricerca di condizioni più convenienti per gli acquisti da parte delle famiglie. L´intero report è scaricabile dal sito web www.bas.camcom.it