CHIUSO IL SIPARIO SUL MATERA WINE FESTIVAL
Produttori e agriturismi hanno sottoscritto il Patto diVino
“Lo sviluppo non si fa da soli, ma attraverso una collaborazione fra tutti gli attori che partecipano al percorso. Lo sviluppo è una contaminazione di mondi”. Con queste parole l’assessore regionale all’Agricoltura, Vilma Mazzocco, ha chiuso il Matera Wine Festival, la kermesse interamente dedicata alle produzioni enologiche lucane. Nel corso di un incontro, svoltosi nella Chiesa del Purgatorio, con i consorzi dei produttori e con i consorzi degli agriturismo si è fatto il punto sulla situazione della valorizzazione dei prodotti tipici.
In particolare, durante il convegno, i rappresentanti di Turismo Verde, di Agriturist e di Terranostra hanno espresso la necessità di puntare sulla formazione degli operatori, di valorizzare il marketing territoriale e di cogliere le diverse opportunità messe in campo dalla Regione Basilicata, a partire dai Pif, i progetti integrati di filiera. Al termine dell’incontro i rappresentanti dei produttori ed i rappresentanti degli agriturismi hanno sottoscritto il “Patto diVino” alla presenza del gastronauta, Davide Paolini.
“Si tratta – ha spiegato Mazzocco – di una vera e propria stretta di mano per rendere più virtuosa la valorizzazione dei prodotti tipici, a partire dal vino. Un vero e proprio gesto di fiducia fra tutti gli operatori indispensabile per rendere più competitive le nostre produzioni ed i nostri agriturismi. C’è una cultura che sta crescendo in questo settore e che va accompagnata tentando di costruire quello che realmente serve al territorio, agli operatori. Il nostro impegno – ha concluso l’assessore Mazzocco – è di chiudere tutto il pregresso rimasto in sospeso al Dipartimento Agricoltura entro il 30 gennaio o la metà di febbraio. Dopodichè allargheremo il Patto DiVino ai ristoranti lucani in Italia e nel mondo perchè si rafforzi il loro ruolo nel percorso di valorizzazione dei prodotti tipici lucani”.
Al termine dell’incontro è stata annunciata una nuova kermesse per la prossima primavera che si concentrerà sulla pasta.
Alla due giorni del festival hanno partecipato più di un migliaio di persone che hanno acquistato la wine card, molte delle quali arrivate dalle regioni limitrofe.
“Patto diVino”!
La Basilicata, con le sue produzioni vitivinicole, con i suoi territori caratterizzati da particolari qualità-estetico paesaggistiche, si presenta ricca di suggestioni simboliche e di giacimenti enogastronomici da salvaguardare e potenziare. Per favorire la promozione e la valorizzazione del prodotto vino, l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Basilicata intende coniugare la filiera del vino, il sistema territoriale del vino e i sistemi turistici integrati per competere in un’ottica di marketing territoriale.
Avanzando un primo passo in questa direzione, l’Assessorato all’Agricoltura propone l’adozione di una Wine Policy in grado di fornire strumenti utili per mantenere alta la qualità del territorio e delle sue produzioni enologiche, puntando sulla strategia delle tre T: territorio, tradizione e tipicità.
La recente acquisizione del marchio di qualità di Denominazione di Origine Controllata e Garantita da parte dell’Aglianico del Vulture, il lavoro portato avanti dai Consorzi Aglianico del Vulture Doc, Terre dell’Alta Val d’Agri Doc, Matera Doc, Grottino di Roccanova Doc, e l’apprezzabile vino Basilicata Igt, presente da tempo sul mercato, costituiscono le risorse primarie da cui partire per definire una nuova alleanza per la crescita e lo sviluppo delle produzioni enologiche e del territorio.
Il “Patto diVino”, che viene proposto e sostenuto dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Basilicata, nasce come strumento simbolico e vuole costituire una leva per l’accrescimento dell’economia locale.
Come strumento di promozione integrata, il “Patto diVino” si caratterizza perchè propone un metodo di lavoro che prevede la concertazione degli interessi espressi dagli attori che operano sul territorio, nell’ambito della produzione, della ristorazione e del turismo rurale nel suo complesso.
Con l’adozione del presente documento si intendono coinvolgere, in particolare, i produttori vitivinicoli, i consorzi di appartenenza, gli attori della cucina tipica rurale, gli agriturismi, in un sodalizio per la diffusione dei prodotti enologici della Basilicata.
Con il “Patto diVino” si vuole veicolare l’immagine del territorio attraverso le produzioni vitivinicole, enogastronomiche, sia quelle tipiche della tradizione contadina, sia quelle rivisitate in ottica contemporanea.
Con il “Patto diVino” si intendono aumentare le occasioni di acquisto e di consumo del vino lucano, accrescere la presenza negli agriturismi e in altri luoghi deputati al bere, incrementare la tracciabilità dei prodotti, la sicurezza alimentare, ridurre l’emissione di Co2 e favorire la produzione e il consumo in loco di prodotti lucani.
Con il “Patto diVino”, i produttori vitivinicoli locali, i consorzi, in rappresentanza dei produttori iscritti, e gli operatori del settore agrituristico, si impegnano a promuovere i vini lucani tra le proposte presenti nei propri esercizi commerciali, costruendo e/o integrando la carta dei vini locali da proporre ai propri clienti.
La carta dei vini locali deve essere presente in tutti gli agriturismi della regione Basilicata, possibilmente esposta per essere fruita in modo accessibile a tutti.
Per aumentare il consumo consapevole e responsabile, le aziende produttrici e i consorzi di tutela sono invitati raccontare la storia delle loro produzioni, dei territori dove sorgono i loro vigneti, a testimoniare con immagini suggestive i luoghi della loro identità culturale.
Sfruttando le potenzialità della rete e della nuova grammatica digitale, si invitano i produttori e gli operatori del mercato agrituristico ad accrescere la partecipazione e la condivisione attraverso i nuovi modelli d’interazione sociale, per promuovere l’immagine del territorio e dei prodotti vitivinicoli lucani, consolidandone il posizionamento sul mercato e rafforzandone le strategie di differenziazione.
Per favorire la commercializzazione vitivinicola, l’offerta del vino lucano nei menù, nelle cantine e sulla tavole degli agriturismi della Regione Basilicata, e per generare nuovi orizzonti di sviluppo imprenditoriale e culturale, potenziando il patrimonio enologico e territoriale della regione, si stipula il seguente “Patto diVino” alla presenza dell’assessore all’Agricoltura, Vilma Mazzocco, e del testimonial, Davide Paolini.
Il “Patto diVino” non è vincolante, ma rappresenta la stipula di un’alleanza nata per durare nel tempo, per vincere insieme la sfida della competitività.
I presidenti dei Consorzi
Aglianico del Vulture Doc
Terre dell’Alta Val d’Agri Doc
Matera Doc
Grottino di Roccanova Doc
I presidenti delle Associazioni Agrituristiche
Turismo verde
Agriturist
Terranostra. Nella foto l’assessore regionale all’agricoltura Wilma Mazzocco mentre firma il patto divino
INAUGURATO IL MATERA WINE FESTIVAL
Con il taglio del nastro da parte del dirigente generale del Dipartimento regionale Agricoltura, Carmen Santoro, e del sindaco di Matera, Salvatore Adduce, è stato inaugurato stamani il Matera wine festival, grande evento per celebrare i vini lucani d’eccellenza. La manifestazione organizzata dal Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata si svolge oggi e domani nel centro storico della Città dei Sassi tra il sontuoso Palazzo Bernardini, gli Ipogei di Piazza S. Francesco e la Chiesa del Purgatorio. La presenza di oltre cinquanta tra le più importanti realtà imprenditoriali del settore vinicolo regionale e dei quattro Consorzi Aglianico del Vulture, Terre Alta Val D’Agri, Matera e Grottino di Roccanova consentirà di discutere, mostrare e degustare le eccellenze produttive Docg, Dop e Itg agli amatori e agli esperti del comparto attraverso specifici eventi di approfondimento.
Nel suo intervento di apertura della manifestazione il dirigente generale del Dipartimento Agricoltura, Carmen Santoro, ha evidenziato le grandi potenzialità della Basilicata nel comparto vitivinicolo. “Intendiamo – ha sottolineato- sempre più riqualificare il comparto attraverso politiche di coesione e associazionismo. In tale direzione importanti sono i Progetti integrati di filiera del Piano di sviluppo rurale 2007-2013, tesi a promuovere tutti i segmenti della filiera dalla produzione sino alla commercializzazione. Altre azioni importanti – ha detto Santoro- riguardano le strategie di marketing per far conoscere il prodotto. Occorre, infatti, investire nella promozione, nell’immagine e nella realizzazione di iniziative come il Matera Wine Festival, tese a collegare produttori, operatori commerciali e amatori del vino. Il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, nel dare atto alla Regione Basilicata di aver organizzato una importante rassegna sull’enologia ha ricordato le rilevanti peculiarità rurali di Matera e dei suoi prodotti principali come i vini Matera Doc e il pane Igp. “Il settore primario e l’enogastronomia- ha poi ricordato Adduce in un incontro con gli studenti dell’Istituto Agrario e dell’Istituto Alberghiero che si è svolto nella Chiesa del Purgatorio – sono comparti economici ai quali guardare con grande attenzione e che possono rappresentare nel nostro territorio un interessante sbocco per le giovani leve”.
Nell’ambito del Matera Wine Festival si sono tenute, nella Chiesa del Purgatorio, due iniziative. Ad aprire la mattinata il seminario tecnico sulla “Qualità e sicurezza delle produzioni enologiche”. Nell’incontro è stato presentato uno studio realizzato dal corso di laurea in Tecnologie alimentari dell’Università di Basilicata sulle tecniche dei processi di vinificazione attraverso l’inoculo nei mosti di lieviti starter. A tal proposito la vice preside della Facoltà di Agraria, Patrizia Romano, ha fatto presente l’importanza, anche per i vini lucani, di indirizzare correttamente la vinificazione per ottenere produzioni di qualità, aromatiche e tipiche. Nel secondo incontro è stata presentata la “ Guida ai vini di Basilicata” edizioni 2011 della Gazzetta del Mezzogiorno. La guida, per la prima volta raccolta in un unico volumetto dedicato esclusivamente alla Basilicata, individua territori e aziende vitivinicole lucane d’eccellenza. Il volumetto come ricorda l’assessore regionale all’Agricoltura, Vilma Mazzocco nella presentazione “si propone di contribuire ad una più facile comprensione di un settore complesso e affascinante guidando il consumatore nella scoperta di cosa veramente c’è dentro e dietro il bicchiere di un buon vino della Basilicata”. Alla presentazione sono intervenuti tra gli altri Carmela Formicola, Caporedattore della Gazzetta del Mezzogiorno di Bari e Nicola Vernola, direttore commerciale del quotidiano pugliese.
Al Matera Wine Festival illustrati i progetti di filiera
A disposizione del comparto vitivinicolo lucano 10 milioni di euro
“La produzione enologica in Basilicata sta registrando passi in avanti in termini di qualità e di capacità volumetrica pertanto dobbiamo puntare sulla strategia delle tre T: territorio, tradizione, tipicità e il vino rappresenta la migliore sintesi di tale strategia”. E’ quanto sostenuto dall’assessore regionale all’Agricoltura, Vilma Mazzocco, nel corso del Matera Wine Festival. “ In generale – ha aggiunto- le produzioni alimentari tipiche e di qualità hanno un ruolo fondamentale nell’economia dell’agricoltura e sono determinanti per vincere la sfida della competitività. A tal proposito i Progetti di filiera rispondono all’esigenza di promuovere la tipicità e aumentare il potere contrattuale delle imprese agricole”. E proprio sui Progetti integrati di filiera (Pif) nel comparto vitivinicolo nel corso della manifestazione si è tenuto un incontro, nella Chiesa del Purgatorio tra l’autorità di gestione del Psr (Programma di sviluppo rurale) Giuseppe Eligiato e Francesco Battifarano, capofila del Pif regionale Vini di Lucania e Gerardo Giuratrabocchetti capofila del Pif territoriale Aglianico del Vulture.
Nel suo intervento Eligiato ha illustrato le procedure in corso che dopo la presentazione della manifestazione di interesse da parte dei progetti proponenti al Dipartimento Agricoltura e la presentazione dei Pif da parte dei soggetti accreditati sono stati selezionati. Dei 90 milioni previsti per tutti i comparti per quello vitivinicolo sono disponibili circa 10 milioni di euro. Da parte degli imprenditori è stata chiesta la massima collaborazione delle Istituzioni pubbliche in generale e il coordinamento da parte della Regione affinché i Pif abbiano il massimo dell’attenzione in quanto potranno avere positive ricadute su tutto il territorio.
Tra i vari appuntamenti del Matera Wine Festival la presentazione del Repertorio dei vini della Basilicata 2010 da parte di Sergio Gallo, dirigente del Servizio sviluppo agricolo dell’Alsia. Gallo ha evidenziato la crescita del numero di etichette di vini imbottigliati passata dalle 147 del 2003, alle 282 del 2007 sino alle 378 del 2010. Segno dello sviluppo qualitativo del comparto sotto l’aspetto tecnologico e imprenditoriale. Per il futuro l’Alsia curerà anche la guida dei mieli e dei salumi. Presentata da parte del fiduciario di Slow Food, Gianni Schiuma, la Guida 2011 Slow Wine, l’Associazione ha anche offerto degustazioni del Pane Igp di Matera.
Numerosi i seminari di degustazione e illustrazione delle peculiarità organolettiche dei vini Doc Aglianico del Vulture, Terre Alta Val D’Agri, Matera e Grottino di Roccanova lucani curati dalla sezione territoriale di Basilicata dell’Associazione italiana sommelier (Ais). A tal proposito il neopresidente nazionale dell’Ais, Antonello Maietta nell’evidenziare l’apprezzamento alla manifestazione e allo scenario affascinante dalla Città dei Sassi ha sottolineato “l’importanza dei prodotti di qualità come veri ambasciatori del territorio e della importante funzione che essi devono sempre più svolgere per la promozione dello stesso”. Altrettanto seguite sono state le lezioni di cucina tenute dall’Unione regionale cuochi lucani, mentre corsi di cucina creativa alla fiamma sono stati tenuti dall’Amira (Associazione maitre italiani ristoranti e alberghi Basilicata). Le degustazioni delle 62 etichette delle quattro Doc sono state curate da quaranta studenti dell’Istituto alberghiero di Matera che hanno proposto i vini secondo un ordine di gradazione crescente.
Suggestive le incursioni teatrali, nell’affollato Palazzo Bernardini, con i versi di Apollinaire, Baudelaire e Moliere. Sei attori del Teatro delle Gru diretto da Massimo Lanzetta hanno animato l’atmosfera del Matera Wine Festival declamando le poesie dei grandi autori. Successo di pubblico per lo spettacolo di effetti speciali sulla facciata della Chiesa Barocca di S. Francesco d’Assisi curato dall’associazione Cinefabrica. Molto apprezzate anche le visite culturali (organizzate dalla cooperativa Artezeta) al Musma-Museo della Scultura Contemporanea, alla Cripta del Peccato originale e la conferenza sull’Archeoastronomia.
Le due serate dedicate al Matera Wine Festival sono impreziosite anche da uno spettacolo di immagini ed effetti speciali sulla facciata della chiesa barocca di San Francesco d’Assisi promosso e curato dall’Associazione Cinefabrica.
La fotogallery dedicata a questo spettacolo di proiezioni luminose frutto di ingegnose performance digitali e quella relativa alla degustazione e alla performance del teatro delle Gru all’interno di Palazzo Bernandini, una delle location scelte per ospitare Matera Wine Festival.
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