Ribassi eccessivi nelle gare d’appalto
Molinari (Sezione Edili API) preoccupato per il settore
Il presidente della Sezione Edili dell’API, Michele Molinari, ha espresso preoccupazione per la tendenza di molte pubbliche amministrazioni appaltanti ad aggiudicare le gare con ribassi eccessivi, tendenza che negli ultimi tempi si è ulteriormente aggravata grazie alla crisi economica che spinge le imprese a ribassare oltremisura le offerte e alla legislazione vigente, che lascia ampi margini di discrezionalità alle stazioni appaltanti.
“Si è arrivati persino a ribassi che superano il 50% dell’importo a base d‘asta, spiega Molinari. Come si fa poi a chiedere l’adeguamento dei prezzi, di fronte al comportamento irresponsabile di alcune imprese che offrono ribassi elevati nelle gare d’appalto e di alcune stazioni appaltanti non in grado di valutare le giustificazioni offerte?”
“La normativa sui pubblici appalti, come detto, consente tali offerte purché naturalmente adeguatamente giustificate. Tuttavia, come può un’impresa sostenere simili ribassi? Non potendo evadere i contributi a causa dell’obbligo di consegna del Durc, l’unico modo è quello di eseguire l’opera “non a regola d’arte”, oppure assumendosi il rischio di varianti progettuali per l’assorbimento del ribasso che però, qualora non concesse, porterebbero l’azienda al fallimento”.
“Questa situazione – prosegue il presidente degli Edili dell’API – va a tutto discapito della buona esecuzione delle opere, senza garantire né le imprese, né le pubbliche amministrazioni, né gli utenti delle opere stesse. Di qui l’invito alle aziende ad assumere comportamenti più corretti e responsabili e alle stazioni appaltanti a tutelarsi eseguendo verifiche idonee e puntuali”.
“E’ vero che la crisi economica, la penuria di appalti e il sistema di qualificazione delle imprese spingono molti imprenditori a svendere la propria prestazione; tuttavia questo non giustifica offerte al di sotto della sostenibilità economica, che danneggiano le imprese sane. Come Associazione di Categoria noi dobbiamo tutelare gli interessi delle aziende e la qualità di esecuzione delle opere”.
Competitività delle imprese lucane
Il convegno dell’API a Ferrandina sulle agevolazioni regionali
Nella splendida cornice del Chiostro di San Domenico, a Ferrandina, l’API e l’Amministrazione Comunale hanno organizzato un convegno dal titolo “I Piani di Sviluppo Industriale. Le nuove agevolazioni per le imprese”.
Circa 200 persone tra imprenditori, amministratori locali, esponenti delle istituzioni politiche, economiche e sindacali, semplici cittadini, hanno ascoltato i programmi della Regione per lo sviluppo industriale e appreso i contenuti del bando che destina 50 milioni di euro per gli investimenti produttivi in Valbasento e a Matera.
Il presidente della Regione De Filippo, l’assessore alle Attività produttive Straziuso e il dirigente generale del Dipartimento Freschi hanno illustrato i recenti provvedimenti e spiegato i documenti di politica regionale.
Agli interventi del presidente della Provincia Stella, del sindaco di Ferrandina Ricchiuti e del presidente dell’API Olivieri, è seguito un ampio dibattito a cui hanno preso parte imprenditori e politici.
Ne è emersa l’esigenza di sostenere la capacità competitiva del sistema produttivo locale con misure che rafforzino la dimensione aziendale e favoriscano la capitalizzazione delle imprese.
Per l’ing. Nunzio Olivieri si intravede una “ritrovata capacità competitiva” per il rafforzamento degli assetti patrimoniali ed organizzativi e l’emergere di una migliore capacità di raccogliere le sfide della competizione. Il sistema imprenditoriale regionale sta cambiando pelle, ma mostra ancora notevoli difficoltà ad attuare il nuovo paradigma competitivo. Ben venga dunque la messa in campo di cospicue risorse da parte della Regione.
Il presidente dell’API ha espresso un giudizio sostanzialmente positivo sul quadro normativo di riferimento elaborato dalla Regione, all’interno del quale sono state effettuate le scelte strategiche. Tuttavia, stante la difficile situazione economica e di grave crisi che alcuni settori stanno vivendo, la variabile “tempo” non è una variabile di secondo piano; anzi, al riguardo, Olivieri ha chiesto che la Giunta Regionale ponga al primo posto l’obiettivo di velocizzare la pubblicazione degli altri bandi per l’attuazione dei POR, considerandolo una priorità assoluta.
Così facendo, potremo forse recuperare il notevole ritardo accumulatosi, senza dover temere che la verifica intermedia, dovuta alla situazione di phasing out, possa ulteriormente penalizzare la misura del sistema di incentivi previsti dalla legge regionale.
La legge regionale sulla competitività del sistema produttivo lucano prevede che, la Giunta Regionale possa agire con altri soggetti di rilievo per lo sviluppo locale, attraverso il principio della sussidiarietà e stipulando accordi anche con le associazioni imprenditoriali. L’API di Matera è pronta a dare il proprio contributo.